Un altro episodio in cui la "copertura" garantita dai social riesce a tirar fuori il peggio dalle persone. Questa volta a farne le spese è Lorenzo Venuti. Tutto è cominciato dopo la partita di San Siro col Milan: la compagna del calciatore della Fiorentina, Augusta Iezzi, ha ricevuto su Instagram una serie di insulti agghiaccianti, rivolti sia a lei sia al fidanzato. Tra auguri di malattia e morte, bestemmie e incomprensibili volgarità di stampo razzista, l'utente in questione non si è davvero risparmiato e la ragazza ha deciso di rendere tutto pubblico sulle sue storie, per poi annunciare di voler denunciare e trasmettere tutto alla polizia postale.
"Questo è il brutto del calcio, persone piene di odio - ha scritto Augusta sul suo canale -. Io spero che tu non conosca mai cosa voglia dire avere un cancro. In pochi secondi hai vomitato odio su di me, su di noi, sui napoletani (nonostante lei sia abruzzese e Venuti toscano, ndr), sulle persone di colore e sulla tua stessa vita". Il giorno dopo è tornata sull'accaduto: "Frasi come quelle che avete letto e ascoltato (gli insulti arrivavano anche da alcuni messaggi vocali, ndr) non possono essere messi a tacere ignorando. Frasi su malattie oncologiche, body shaming e insulti di matrice territoriale creano un mix aberrante".
L'ultimo capitolo della vicenda è quello in cui, come spesso accade in questi casi, il tifoso coinvolto prova in ogni modo a giustificarsi: "Ti avviso ufficialmente che mi hanno preso l'account e che ho cambiato password. Ho già fatto denuncia ovviamente". Un messaggio condiviso dalla ragazza e commentato con un "90 la paura" accompagnato da faccine divertite.
Sulla vicenda è intervenuta poi la stessa Fiorentina, con un comunicato di supporto al suo tesserato: "La Presidenza, tutta la Dirigenza, lo Staff Tecnico e tutti i compagni di Squadra della Fiorentina, esprimono la propria vicinanza ed il proprio sostegno a Lorenzo Venuti e alla sua fidanzata per gli inqualificabili insulti ricevuti attraverso i social. La Società ribadisce che la correttezza e il rispetto devono essere alla base di tutto, non ritiene tollerabili questo tipo di messaggi e sarà accanto al calciatore e alla sua compagna perseguendo ogni iniziativa possibile affinché gli autori di gesti così ignobili possano essere prontamente individuati e puniti".
Infine, è arrivata anche la presa di posizione dello stesso Venuti: "Non me ne frega niente delle critiche mosse verso il calciatore, anzi sono aperto a farne tesoro per migliorare, ma quando si muovono insulti inerenti alla morte, a tumori e cancri non ci sto. Perché forse non sapete (tu e i tuoi amici che ridevano e sghignazzavano) cosa significa combattere contro un cancro, perché forse non sapete ciò che si vede dentro i reparti di oncologia, anzi ne sono certo, non lo sapete. Insulti razzisti e territoriali sono la ciliegina sulla torta che qualificano la persona che siete. Non voglio fare vittimismo di tutta questa storia, vorrei solo che prima di cominciare a scrivere da dietro una tastiera vi fermaste un momento a pensare e valutare se ne vale davvero la pena".