CICLISMO

Giro d’Italia 2022: la presentazione dell’edizione numero 105

Si parte venerdì 6 maggio e si arriva domenica 29: 21 tappe per 3.445,6 km totali. Campione in carica Egan Bernal, assente quest’anno

© Getty Images

Tutto pronto per l’edizione numero 105 del Giro d’Italia che scatterà da Budapest, con una prova in linea fino a Visegrad (195 km), per concludersi a Verona con una cronometro individuale da 17,4 km. In mezzo tanti arrivi duri, da Sud a Nord del Paese. Speranze italiane riposte in Giulio Ciccone, ma sono tanti i favoriti per la conquista del Trofeo senza fine. Tutti sognano di vincere il Giro, ma chi è che alla fine riuscirà ad avere la meglio?

LA CORSA
L’edizione numero 102 del Giro d’Italia si compone di 21 tappe per un totale di 3.445,6 km. I corridori dovranno affrontare 7 tappe per velocisti, 6 di media montagna, 6 di alta montagna e 2 cronometro individuali. La Grande Partenza è fissata a Hősök tere (Piazza degli Eroi), a Budapest, i cui dintorni ospiteranno la prima parte del Giro: due frazioni in linea e una crono, che si disputeranno lungo le strade ungheresi, fino a domenica 8. Poi la prima giornata di riposo, lunedì 9 maggio, e da lì i corridori si risveglieranno tra i vigneti ai piedi dell’Etna, per la prima tappa della risalita dello stivale. La grandiosa scenografia dell’Arena di Verona sarà la meta finale, dopo 50.580 m di dislivello e una media di 164,1 km a giornata. La ventunesima tappa verrà scandita da una prova a cronometro di 17,4 km. Due gli altri giorni di riposo previsti: il 16 maggio tra la nona e la decima tappa e il 23 maggio tra la quindicesima e la sedicesima.

I FAVORITI
Richard Carapaz (Ineos Grenadies) è il principale favorito di questa edizione del Giro d’Italia. Il ciclista ecuadoriano, classe 1993, campione olimpico in carica grazie alla medaglia conquistata a Tokyo, ha già vinto la corsa rosa nel 2019 e ha trionfato in tre tappe: una nel 2018, a Montevergine di Mercogliano, e due nel 2019, a Frascati e a Courmayeur. Dopo il quarto posto del 2020, quando indossò la maglia rosa per 15 tappe, e il deludente sesto posto del 2021, Joao Almeida (UAE Team Emirates) vuole compiere il definitivo salto di qualità conquistando la corsa rosa. Se centrasse l’obiettivo, diventerebbe il primo portoghese a vincere il Giro d’Italia. Simon Yates (Team BikeExchange-Jayco) ha da sempre il sogno di vincere la corsa rosa. Nel 2018, lo stesso anno in cui vinse in Spagna, portò la maglia per due settimane e si aggiudicò 4 tappe. Gli fu fatale una crisi nella tappa da Venaria Reale a Bardonecchia, la penultima tappa di montagna, dove uscì dalla classifica dopo avere accumulato più di 30 minuti di ritardo dal vincitore di tappa Froome. Mikel Landa (Bahrain Victorios) vuole attaccare nelle tappe di montagna e lasciare il segno, anche per riscattarsi dalla caduta nella quinta tappa dello scorso anno che lo costrinse al ritiro.

I NOMI DA TENERE D’OCCHIO
Vincenzo Nibali, in quella che sarà con ogni probabilità la sua ultima partecipazione al Giro d’Italia, onorerà come sempre la corsa. Il 37enne dell’Astana sarà il battitore libero, pronto a cogliere tutte le occasioni. Tuttavia il capitano della squadra di Giuseppe Martinelli sarà Miguel Angel Lopez. Occhi puntati anche su Tom Dumoulin, vincitore del Giro 2017: dopo l’argento olimpico a cronometro, si è lasciato alle spalle il periodo in cui veniva considerato un ex corridore stanco del ciclismo. Molto atteso nella 105esima edizione del Giro d’Italia anche Giulio Ciccone (Trek-Segafredo). L’abruzzese, classe 1994, nella sua carriera ha vinto due tappe al Giro d’Italia: una nel 2016 e una nel 2019, anno in cui ha conquistato anche la classifica scalatori. Le aspettative e le speranze di tutti sono molto alte.

LE DATE DA SEGNARE SUL CALENDARIO
Nella tappa numero 7 di venerdì 13 maggio non ci sarà nemmeno un metro di pianura (4.500 metri di dislivello complessivo): le salite sono poco note e le strade tortuose faciliteranno gli attaccanti. La doppia scalata al Blockhaus (15 maggio) chiuderà in bellezza la prima settimana dopo la panoramica tappa di Napoli. La prima ascesa è dal versante “facile” (nonostante un dislivello di 1200 m), mentre la seconda, da Roccamorice, avrà punte al 13-14%. La seconda settimana sarà un lungo trasferimento verso le Alpi. La tappa 14 di Torino (21 maggio), con l’impegnativo circuito con doppia Superga e triplo Colle della Maddalena racchiusi in 80 km, può essere difficile da controllare. Il giorno successivo le pendenze non eccessive e gli interminabili fondovalle della Valle D’Aosta non dovrebbero invece riservare sorprese. La tappa che chiuderà la seconda settimana, in particolare gli ultimi 15 km da Veyes a Cogne (22 maggio), sarà caratterizzata da un lunghissimo falsopiano al 3-4% di pendenza media che potrebbe anche ribaltare il risultato.

L’ULTIMA IMPERDIBILE SETTIMANA
Le sei frazioni conclusive sono quelle che, senza dubbio, generano più attesa. Si parte forte martedì 24 con il passo Crocedomini ad aprire la strada verso il Mortirolo (da Monno, quindi più dolce) e il valico Santa Cristina prima dell’Aprica: 13 km mai sotto al 10%. La tappa 17 (del 25 maggio) ci porterà in Trentino con due GPM di prima categoria: Passo del Vetriolo e Monterovere: salite lunghe (12 e 8 km rispettivamente) e dure (pendenza media 10% e punte al 12-15%). La tappa 19 (27 maggio), con lo sconfinamento in Slovenia, sembra disegnata apposta per testare gli sfidanti nella salita finale verso il santuario di Castelmonte in vista del gran finale di sabato 28: Passo San Pellegrino, Passo Pordoi (cima Coppi con i suoi 2.239 m) e Passo Fedaia. Qua si deciderà buona parte della classifica del Giro. Da Malga Ciapela all’arrivo ci sono 6 km interminabili costantemente sopra l’11% con punte al 18%. Infine, la crono di Verona chiuderà il Giro con la tradizionale salita delle Torricelle e la sfilata dentro l’Arena, ma difficilmente si potrà recuperare più di 20-30 secondi in quegli ultimi 17,4 chilometri.

LE 21 TAPPE
TAPPA 1 (venerdì 6 maggio): Budapest-Visegrad, 195 km
TAPPA 2 (sabato 7 maggio): Budapest-Budapest, 9,2 km (cronometro individuale)
TAPPA 3 (domenica 8 maggio): Kaposvar-Belatonfured, 201 km
TAPPA 4 (martedì 10 maggio): Avola-Etna, 172 km
TAPPA 5 (mercoledì 11 maggio): Catania-Messina, 174 km
TAPPA 6 (giovedì 12 maggio): Palmi-Scalea, 192 km
TAPPA 7 (venerdì 13 maggio): Diamante-Potenza, 196 km
TAPPA 8 (sabato 14 maggio): Napoli-Napoli, 153 km
TAPPA 9 (domenica 15 maggio): Isernia-Blockhaus, 191 km
TAPPA 10 (martedì 17 maggio): Pescara-Jesi, 196 km
TAPPA 11 (mercoledì 18 maggio): Santarcangelo di Romagna-Reggio Emilia, 203 km
TAPPA 12 (giovedì 19 maggio): Parma-Genova, 204 km
TAPPA 13 (venerdì 20 maggio): Sanremo-Cuneo, 150 km
TAPPA 14 (sabato 21 maggio): Santena-Torino, 147 km
TAPPA 15 (domenica 22 maggio): Rivarolo Canavese-Cogne, 178 km
TAPPA 16 (martedì 24 maggio): Salo-Aprica, 202 km
TAPPA 17 (mercoledì 25 maggio): Ponte di Legno-Lavarone, 168 km
TAPPA 18 (giovedì 26 maggio): Borgo Valsugana-Treviso, 152 km
TAPPA 19 (venerdì 27 maggio): Marano Lagunare-Santuario di Castelmonte, 177 km
TAPPA 20 (sabato 28 maggio): Belluno-Marmolada, 168 km
TAPPA 21 (domenica 29 maggio): Verona-Verona, 17,4 km (cronometro indiv

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