Nuovi aggiornamenti sulle condizioni di Stefano Tacconi. "La situazione è più stabile - ha spiegato su Facebook il figlio dell'ex portiere -. E' ancora in rianimazione, ma sicuramente ha una vigilanza migliore. Non risponde completamente, ma esegue ordini, saluta e muove gli arti". "Se la situazione continua cosi, in 2-3 giorni potrebbe lasciare la rianimazione ed essere spostato nel reparto di neurochirurgia", ha aggiunto riportando le parole del dottor Andrea Barbanera, direttore della Struttura di Neurochirurgia dell'ospedale di Alessandria che con Fabrizio Racca, direttore della Terapia Intensiva, sta seguendo Stefano Tacconi.
"Stiamo anche cominciando a staccarlo dal respiratore - prosegue il bollettino medico -. Diciamo che ha fatto passi avanti molto importanti: non c'è ancora il rischio zero, ma direi che il messaggio che diamo oggi è positivo". "Abbiamo preso la direzione giusta e sicuramente ci sarà ancora strada da fare - si legge ancora nel testo -. Forse però la parte più in salita è terminata".
Stefano Tacconi è ricoverato dal 23 aprile all'ospedale di Alessandria per emorragia cerebrale da rottura di aneurisma dopo essersi sentito male ad Asti, dove si trovava per un evento benefico