COPPA ITALIA

Inter, Inzaghi: "Ci stiamo giocando ancora tutto, pronti per vincere la Coppa"

Il tecnico nerazzurro alla vigilia della finale contro la Juve: "Se ripenso a come abbiamo giocato col Liverpool e come siamo arrivati qui, forse riperderei ancora qualche punto. Su Bastoni decido domani"

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L'Inter cerca il bis: dopo la vittoria sulla Juve ai supplementari e la conquista della Supercoppa a gennaio, domani sera alle 21 allo Stadio Olimpico di Roma i nerazzurri sfidano i bianconeri nella finale di Coppa Italia con l'obiettivo di riportare a casa un trofeo che manca in bacheca dal 2011 (sette i successi totali). "Ripensando alla presentazione dell'8 luglio, credo sia stato fatto un grandissimo lavoro. Non mi sarei aspettato un anno così positivo - ha detto Simone Inzaghi - Dobbiamo dare il 120% per alzare il secondo trofeo stagionale. Siamo pronti".

Le parole di Inzaghi
Per noi giocare la finale è motivo di grande orgoglio, la partita è importantissima e sarà trasmessa in tutto il mondo. È una finale e le finali vanno giocate con corsa, aggressività e determinazione. La Juve è un avversario molto forte, di qualità, dovremo dare il 120% per alzare il secondo trofeo. In campo ci sarà tantissima qualità, i dettagli faranno la differenza nella partita di domani.

Sappiamo quanto è importante questa settimana. Insieme allo staff sappiamo quello che abbiamo fatto fin qui, sapevamo da dove siamo partiti e cosa trovavamo. Ripensando all'8 luglio, alla presentazione, credo che non sia stato fatto un grande lavoro ma un grandissimo lavoro. Ci stiamo giocando ancora tutto e siamo a maggio. Le aspettative sono cresciute. Dopo la finale, penseremo allo scudetto.

Beatificazione o amarezza in poche partite? Mi fa piacere sapere che solo Mourinho ha fatto più punti di me al primo anno. Devo dire grazie alla squadra. È stata una grandissima stagione. Domani sarà la 50esima partita. Per 7-8 mesi abbiamo giocato un grande calcio, poi c'è stato un calo che è pesato. Abbiamo perso qualche punto in quelle sette partite ma se ripenso a come abbiamo giocato contro il Liverpool e come ci siamo conquistati questa finale, forse riperderei ancora qualche punto.

Dobbiamo lasciare da parte il campionato anche se non è facile. Avremmo preferito giocare questa finale a fine campionato ma era stato deciso così a inizio anno quindi non c'è problema.

L'Olimpico per me è speciale, domani sarà emozionante. Vedrò tante persone che mi hanno voluto bene nei miei 20 anni a Roma. Ora sono all'Inter, sono orgoglioso di allenare questa grandissima società, con grande storia. Abbiamo già vinto un trofeo e ora ce ne giochiamo due.

Bisogna approcciare nel migliore dei modi. Se vuoi vincere una finale devi avere fame, già vedere questa Coppa ci fa venire fame. E così è stato in Supercoppa. La Coppa Italia è un trofeo che manca da anni all'Inter, ci siamo preparati bene per vincerla.

Le scelte di formazione sono solo per domani, non riguardano il campionato. Ho tutta la rosa a disposizione tranne Vecino, che ha avuto un problema nell'ultimo allenamento. Ne avrà per 3-4 giorni. Bastoni è recuperato, dovrò valutarlo bene anche domani mattina, che abbiamo un risveglio muscolare. Ho sempre tanti dubbi, da allenatore è normale e domani ho dubbi in diversi reparti. Sceglierò in tranquillità dopo il risveglio muscolare. 

Cosa mi aspetto da Calhanoglu? È un giocatore che ha fatto un'ottima stagione. Si è ambientato subito, riesce ad abbinare qualità e quantità. Quest'anno ha fatto il suo salto definitivo, copre il campo ed è una mezzala completa. Ha fatto molto bene e continuerà a farlo. Ha voglia di lavorare, è molto positivo.

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Per noi essere qui è un orgoglio, volevamo andare in finale dopo tanti anni. Con la Juve sono sempre partite combattute, ci vorrà attenzione. La partita sarà decisa dai dettagli.

Dovremo essere più bravi di loro in tutto. Le partite con la Juve sono state sempre equilibrate quest'anno. A Torino sono stati un po' meglio loro, in casa e in Supercoppa meglio noi. Mi aspetto una gara equilibrata.

Ad Allegri della sua formazione non toglierei nessuno. Non so cosa sia più difficile, se vincere domani o recuperare in campionato. Intanto pensiamo a domani, poi vediamo. 

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