È proprio il caso di dirlo: Monte Zerbion Skyrace, buona la prima! Ma anche ripida, veloce, gustosa. L’evento ideato da Montagnesprit ha fatto il pieno di iscritti che - sabato 14 maggio - si sono messi alla prova lungo i sentieri che collegano il fondovalle di Châtillon agli oltre duemilasettecento metri della vetta del Monte Zerbion, per la grande soddisfazione del suo appassionatissimo team organizzatore, guidato da Dennis Brunod, Bruno Brunod e Jean Pellissier. I grandi favoriti della vigilia hanno rispettato il pronostico. Le prime firme di prestigio sull’albo d’oro sono quelle di Luca Del Pero e Fabiola Conti (Skyrace da 22 chilometri) e quelle di Daniel Antonioli e Camilla Magliano (Vertical da 9,5 chilometri).
Nella Skyrace “lunga” Luca Del Pero si è imposto tra gli uomini in due ore, 27 minuti e due secondi. Alle sue spalle Sergio Bonaldi (Team Pegarun) staccato di due minuti e tre secondi, che era transitato in testa ai due passaggi intermedi di Nissod e Tsesallet, per poi cedere il comando al campione brianzolo del Team Scarpa/Falchi Lecco appena prima del passaggio al giro di boa ai 2722 metri della vetta dello Zerbion. Terzo gradino del podio per l’emergente Gianluca Ghiano. L’atleta dei Brooks Trail Runners ha chiuso la sua prova nel finish time di due ore, 33 minuti e 28 secondi. Fabiola Conti ha dominato la MZS femminile, piazzandosi oltretutto al quattordicesimo posto della classifica assoluta. La campionessa di Runaway Milano ASD, ufficiale degli alpini, è tornata al traguardo di Châtillon due ore, 46 minuti e 55 secondi dopo il via, doppiando la boa di metà gara dello Zerbion in un’ora, 53 minuti e 11 secondi. Alle sue spalle l’altra top runner statunitense Hillary Gerardi (Team Scarpa/Black Diamond), staccata di dodici minuti e 4 secondi. Terzo posto per un’altra atleta di gran classe: Chiara Giovando (Team Pegarun), con il finish time di tre ore, un minuto e nove secondi.
© Alexis Courthoud
Luca Del Pero: "Quando è iniziata la parte più impegnativa ho aumentato l’andatura ed è lì che ho fatto la differenza: mi è andata bene Ho trovato moltissima gente sul percorso, ci ha dato la giusta carica per affrontare questa gara davvero bella e impegnativa".
Fabiola Conti: "Volevo esserci e volevo fare una bella gara: lo Zerbion è una delle montagne simbolo della Valle d’Aosta. Una manifestazione fantastica, faccio i complimenti a chi ha deciso di mettere l’ultimo tratto verticale in cima, davvero tosto. Sono felice, ci tengo sempre a gareggiare in questa regione".
© Davide Verthuy
Nicolò Lora Moretto (GSA Valsesia) ha trionfato nella MZS Skyrace da 18 chilometri in un’ora, 50 minuti e 58 secondi, accompagnato sul podio da Giuseppe Della Mea (Team Nortec) e Manuel Bosini (Atletica Monterosa Fogu Arnad). La sudafricana Meg Mackenzie (The North Face ) ha da parte sua trionfato al femminile, chiudendo la sua prova in due ore, nove minuti e 32 secondi ed entrando - all’ottavo posto! - nella top ten della classifica assoluta. Con lei sul podio Giulia Zanovello e Angelica Bernardi (Climb Runners).
© Davide Verthuy
Nella prova Vertical da 9,5 chilometri a mettere tutti in fila è stato Daniel Antonioli (CS Esercito/Scarpa/Karpos), al traguardo in un’ora, 38 minuti e 53 secondi. Alle sue spalle, seconda posizione per lo svizzero Emmanuel Vaudan (staccato di due minuti e 47 secondi) e terza per Henri Grosjacques (Atletica Monterosa Fogu Arnad), staccato di due minuti e 58 secondi. Camilla Magliano si è imposta in modo perentorio tra le donne. La campionessa piemontese del Team Salomon (nona della classifica generale!) ha chiuso la sua performance in un’ora, 52 minuti e 12 secondi, davanti alla francese Corinne Favre (staccata di undici minuti) ed a Charlotte Bonin (Atletica Sandro Calvesi), al traguardo in due ore, 5 minuti e 37 secondi.
© Davide Verthuy
Daniel Antonioli: "Una gara nuova, che nessuno conosceva. Ho accettato molto volentieri l’invito di tre grandi amici (gli organizzatori Bruno e Dennis Brunod e Jean Pellissier, ndr). Avrei voluto correre la skyrace, ma per via di qualche acciacco fisico mi sono dovuto accontentare del vertical".
Camilla Magliano: «Un vertical bello, così come il paesaggio: una prima parte nei borghi e nel bosco, poi un pratone… mortale per arrivare in cima. Non sono molto brava con i bastoni, mi sono comunque aiutata con un po’ di fatica".
© Alexis Courthoud
Nella MZV Vertical breve riservata ai giovani la prova maschile è stata vinta da Erik Brunod (Atletica Sandri Calvesi) in 44 minuti e 26 secondi su Davide Gadin (Sci Club Saint Nicolas) e Tobia Pertusini (NSC Bellagio Skyteam). Podio femminile formato da Clizia Vallet (ASD InRun) in 52 minuti e 48 secondi, Julie Bagnod e Letizia Bochicchio. Per la vincitrice - settima della generale - anche la miglior prestazione assoluta da parte di una donna nelle quattro prove competitive dell’evento! In gara anche i diversamente abili Francis Desandré, Milena Béthaz e Luca Crestanello.
© Andrea Chiericato
Il traguardo volante di Nissod è stato vinto da Sergio Bonaldi (38 minuti e 26 secondi) e Camilla Magliano (44 minuti esatti), mentre il premio speciale riservato ai più veloci nel ripidissimo tratto in salita Lévò Tsesallet-Monte Zerbion (un chilometro ed ottocento metri di sviluppo per mille metri di dislivello positivo!) è andato ad Henri Grosjacques (43 minuti e 50 secondi) e Fabiola Conti (49 minuti e 56 secondi). I più veloci nella discesa dalla vetta a Châtillon sono stati invece Ahmed El Mazoury (44 minuti e 35 secondi) e Fabiola Conti – sempre lei! - in 53 minuti e 43 secondi.
© Andrea Chiericato
Terminate le prove dei grandi, nel pomeriggio spazio alla grande festa dei bambini: un’avventura intorno a Châtillon, nella quale tutti sono stati protagonisti. Nessun cronometro, nessuna classifica, ma una divertente prova che ha coinvolto un centinaio di giovanissime promesse del trail running.
© Andrea Chiericato
Per finire, il bilancio degli organizzatori: "Cullavamo il desiderio di organizzare subito una grande manifestazione, ad iniziare dalla prima edizione. Siamo felicissimi della risposta degli atleti, del feedback ricevuto da parte loro e della grande partecipazione di pubblico lungo il percorso. Era quello che volevamo, ci piaceva l’idea di andare oltre la semplice gara. Tifo, festa, balli e canti hanno accompagnato per tutto il giorno i concorrenti, in una giornata caldissima. Abbiamo lavorato un anno intero a questo evento. Il bilancio è senza dubbio positivo: grazie alla squadra, ai volontari e a tutti i nostri partners. Ora non ci resta che dare appuntamento al 2023: Monte Zerbion Skyrace tornerà, questo è certo».
© Alexis Courthoud