Non si monterà la testa, la Serie B è stata una palestra importante per imparare a lottare. Sempre. E anche per essere più forte degli avversari. Sandro Tonali ha imparato in fretta: a 22 anni è già un leader del Milan ed è stato uno dei grandi protagonisti dello scudetto appena conquistato. "A Reggio Emilia è stato pazzesco, ma ho realizzato quanto abbiamo fatto solo una volta tornati a Casa Milan", ha detto in un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Tonali si gode il presente ma guarda già oltre: "Sognare non costa nulla e allora in futuro vorrei provare a vincere la Champions League con questa maglia. Sarebbe indescrivibile".
Il gol alla Lazio al 92' è stato il suo merito più grande "per il momento in cui è arrivato è stato il più pesante della stagione". Ma Tonali corre poi subito a elogiare i compagni. A cominciare da Ibrahimovic: "Zlatan dà sicurezza, basta che ci sia. Ci ha preso per mano come figli. Spero continui: alza il livello, è determinante in campo e fuori". "Il mio merito più grande? Il gol alla Lazio, per il momento in cui è arrivato è stato il più pesante". Ma l'Oscar del migliore della stagione va a Leao "per le partite che ci ha fatto vincere quando eravamo in difficoltà. Ha dato concretezza e punti, al di là delle giocate". E sul futuro: "Sarebbe bello diventare una bandiera, ma non guardo così tanto oltre per scaramanzia. Sono così legato a questi colori da sapere che il mio prolungamento non sarà mai un problema".
Tonali, il Milan dentro
Dietro la conquista del 19° scudetto del Milan ci sono anche i gol pesanti di Olivier Giroud: "L'essenziale è averli fatti nel momento giusto - ha detto l'attaccante francese a Repubblica - Il prossimo gradino è andare il più lontano possibile in Europa. Ibra? Un leader, son fiero di aver giocato con lui. Spero possa continuare. Leao? Ha un potenziale enorme, può arrivare davvero in alto".