In casa Roma è tutto pronto per l'ultimo atto della Conference League alla Kombetare Arena contro il Feyenoord. E José Mourinho ha le idee chiare sull'importanza del match. "Siamo arrivati alla fine del percorso di questa stagione con due finali da giocare in quattro giorni - ha spiegato il tecnico giallorosso -. Quella di venerdì a Torino era una finale ma non per la storia: quella di domani è già storia, perché siamo arrivati fin qui. Ora finiamo di scrivere la storia, in una finale bisogna fare di tutto per vincere". Poi ottimismo sul recupero di Mkhitaryan: "Ha buone sensazioni ed è a disposizione come Spinazzola".
LA CONFERENZA DI MOU
Un lungo viaggio
"Siamo arrivati alla fine del percorso di questa stagione con due finali da giocare in quattro giorni. La prima ci ha dato quello che meritavamo e che avevamo come obiettivo: migliorare la classifica e qualificarci per la prossima Europa League. C'era un lavoro da finire senza fare però la storia. La seconda invece è una finale storica. Dopo tanti anni la Roma torna a giocare una finale europea. Per scrivere la storia però bisogna vincere domani"
Euforia da contenere, la squadra e Mkhitaryan
"Siamo riusciti a farlo prima di Torino e ci siamo riusciti. Era inutile avere una tensione extra pensando già alla Conference. Il primo obiettivo l'abbiamo raggiunto, ora pensiamo solo a questa finale. Io e il mio staff è da venerdì sera che siamo a Trigoria e non siamo più usciti. La squadra sta bene, è concentrata e attenta ed è felice di giocare una gara così importante. Mkhitaryan si è allenato per la prima volta con la squadra in una sessione breve, ma era importante per capire le sue sensazioni. Lui è un giocatore esperto e sa interpretare le sue sensazioni. Alla fine dell'allenamento mi ha detto che è pronto e che può giocare"
Il pubblico di Tirana
"C'e' una simpatia per la Roma, se vince c'è un albanese, Kumbulla, che alza la Coppa. Lo stadio e' molto bello, peccato che non possa contenere la gioia di tutti i tifosi"
Mou può incedere sulla partita?
"Le finali europee di solito sono le ultime partite della stagione. A questo punto il lavoro è fatto e non c'è più nulla da fare. La leadership non è una cosa che si può mettere sul tavolo o produrre per uno o due giorni. Domani è il giorno dei giocatori. Gli allenatori sono in panchina, cercano di aiutare e di leggere la partita. Io non credo nelle magie. Non c'è nulla di speciale da fare, ma una partita da affrontare da squadra cercando di andare oltre i propri limiti"
Preoccupato o pensieroso?
"E' una finale. Fino a domani non c'è altro nella mia testa. E' il mio modo di essere e di vivere queste situazioni. L'esperienza non mi aiuta, anche se pensavo che avrebbe potuto farlo. Venti anni dopo la prima finale non è cambiato nulla per me. Forse sembro più serio perché sono più concentrato"
Scaramantico?
"Non credo alla scaramanzia. L'Olimpico pieno? ll sostegno dei tifosi non può che far bene. Se la Roma ha perso con gente all'Olimpico davanti a uno schermo non è colpa loro di sicuro. Mi han chiesto con che maglia giochiamo domani e ho risposto che non importa. Non sono scaramantico"
Con una vittoria il tecnico che ha vinto tutti i trofei europei
"Se... non sono scaramantico. E' la verità. Non amo parlare dei se. Vediamo..."
Il calcio alla caviglia di Kumbulla
"Marash mi ha fatto male alla caviglia anche se ci scherzavo. Lui è l’ultimo che doveva farlo perché è il più pesante di tutti. Pensavo di andare alla partita con le ciabatte perché il piede non entrava nella scarpa ma ne ho messa una più grande. Marash è un bravo ragazzo e calciatore ed ha imparato tanto. L’anno prossimo sarà con noi al 100% perché può diventare più bravo"
Il calcio olandese
"L'Ajax ha vinto Coppe dei Campioni, il Feyenoord del mio amico van Hooijdonk ha vinto la Coppa UEFA, il PSV ha vinto. Il calcio olandese ha vinto"
La stagione
"Per me è una stagione positiva comunque vada domani"
Zalewski
"Zalewski l’anno scorso giocava in Primavera, ora gioca in Prima Squadra. Sono mesi importanti per la sua carriera. La sua posizione, a essere onesto, può essere varia. Le persone hanno differenti opinioni su di lui, ha una buona mentalità ed è importante per noi"
Spinazzola
"Spinazzola è a disposizione per domani. Ovviamente dieci mesi fuori sono molti, ma ha lavorato tanto per tornare. Gli servivano le sensazioni del campo e del minutaggio. A Torino ha giocato 75' e le sensazioni sono state positive"
LE DICHIARAZIONI DI PELLEGRINI
Cosa ha di più la Roma
"Sarà una finale, quindi una partita decisiva. Non mi sento di dire che la Roma o il Feyenoord abbia qualcosa in più. Faremo di tutto per vincere, ce la giocheremo con determinazione cercando di coronare il percorso di crescita di quest'anno con questa vittoria"
Messaggio ai compagni
"Mi sento di ringraziare i miei compagni. Al di là di come andrà domani, ci tengo a ringraziarli perché è stato un anno bellissimo in cui tutti si sono sempre messi a disposizione sacrificandosi uno per l'altro soffrendo e gioendo tutti insieme. E' questo quello che fa una squadra vera"
Messaggio ai tifosi
"I tifosi son stati incredibili. Ci hanno sempre sostenuto anche nei momenti difficili. Possiamo rassicurarli dicendo che scenderemo in campo con tutto ciò che abbiamo in corpo per vincere la partita"
Come sta la squadra?
"Le parole che ha detto il mister sono vere. Se fossimo arrivati quinti prima avremmo giocato diversamente nelle ultime sfide. Ci siamo complicati la vita, ma ora c'è la finale e possiamo giocare 300 minuti per cercare di vincere. La stanchezza non si sentirà, dopo venerdì abbiamo recuperato cinque giorni e stiamo bene"
14 anni fa l'ultimo trofeo della Roma
"14 anni fa ero con la mia famiglia a fare il tifo della Roma. Non avrei ovviamente mai pensato di giocare questa partita così importante, per noi, per i tifosi e la società. Noi quest'anno abbiamo fatto un ottimo percorso che ci ha portato a crescere sempre di più ma alla fine a chi non piacerebbe portarsi qualcosa a casa che rimarrà per sempre? Quindi dico che questa partita vada affrontata con gioia e serenità e questo non significa che non saremo concentrati"
Romano e romanista
"Sono responsabilità belle da prendersi. Se vuoi arrivare a un certo punto della tua carriera dove vinci qualcosa è normale prendersi delle responsabilità. Ovviamente sarei contentissimo domani di vincere questa partita, ma legare questa cosa solo a me è sbagliata perché la squadra non la fa un giocatore o un allenatore, bensì tutti i componenti. E quando dico che siamo migliorati, che siamo diventati una squadra vera è perché lo siamo a 360°. E dico che se vincessimo questa finale questo gruppo penserà immediatamente a vincerne un altro"
La gara più importante della carriera?
"Assolutamente sì, è la mia prima finale e la faccio con questa maglia addosso"
LA CONFERENZA DI MANCINI
Cosa temere
"Abbiamo studiato il Feyenoord e dal centrocampo in su hanno qualità, ma come noi, In finale arrivano le due squadre migliori del torneo, dico che le possibilità sono 50 e 50"
Lo stile di gioco
"Le finali si giocano su tanti aspetti. Quello mentale per noi difensori è più importante, bisogna capire cosa fanno gli avversari ma noi dobbiamo rimanere lucidi sempre e domani ancora di più perché in finale i piccoli errori fanno la differenza. Io non cambierò atteggiamento, sarò aggressivo e con più concentrazione"
Messaggio ai tifosi
"I tifosi sono stati unici, ci hanno dimostrato tantissimo. Come ringraziamento possiamo solo dare tutto in campo per portare a casa qualcosa di unico"
Quando avete capito di poter arrivare in finale?
"Da inizio stagione, dalle prime due partite di qualificazione il nostro obiettivo era la finale, come minimo. Certo, a dirsi è facile. Siamo partiti col girone pensavo che fosse la coppa dello scherzo, l'abbiamo presa con facilità e abbiamo preso una batosta a Bodo. Ci siamo resi conto che puoi perdere con chiunque e da quel momento abbiamo iniziato ad affrontare le partite in altro modo. Ora ci manca l'ultima cosa"
La gara più importante della carriera?
"Ho fatto una finale di Coppa Italia ma una coppa europea ha un altro sapore, è più importante"
Come fermare Dessers
"L'ho studiato, l'ho visto. È un buon attaccante ma noi ce l'abbiamo più forte, ossia Tammy e spero che alla fine di questa partita sia lui il capocannoniere"
LE PAROLE DI MOU PRIMA DELLA CONFERENZA
Gestire la tensione
"Come si gestisce la tensione dei giocatori? Non riesco a gestire nemmeno la mia..."
Gli errori da non fare
"Bisogna fare quello che si fa in ogni partita. Per questo dico sempre che la prossima partita è una finale. Ovviamente in palio c'è qualcosa di speciale e la conquista di un trofeo"
Vincere per crescere
"La vittoria aiutano a costruire la mentalità vincente di un gruppo. Anche a livello individuale i giocatori crescono quando giocano gare importanti"
La partita
"Loro hanno avuto tanto tempo per preparare la partita e lavorare. Magari si presenteranno con qualcosa di diverso. Nel loro percorso hanno saputo giocare in maniere differenti rispetto alla loro filosofia di gioco. Noi comunque sappiamo come vogliamo giocare"
Mkhitaryan
"Ha la condizione fisica per aiutare la squadra. Sono ottimista, ieri ha fatto dei test veri, oggi la sensazione è positiva"