"Non so se parlare di vendetta sia una buona idea. È una partita di altissimo livello e se vinciamo avremo scritto una grande storia, ma non penso al 2018 perché è già successo". Il tecnico del Liverpool Jurgen Klopp apre un nuovo capitolo nelle sfide contro il Real Madrid, avversario nella finale di Champions League in programma sabato 28 a Parigi. "C'è la sensazione che vogliamo mettere le cose a posto ma non può essere il nostro pensiero principale - ha detto Klopp - Se andiamo lì e pensiamo a cose come 'Rivincita! Vendetta!', non va bene, non funziona così. Dobbiamo giocare come sappiamo ed è quello che proveremo a fare".
"Se analizziamo gli ultimi dieci minuti di ogni partita, ovviamente, sono imbattibili. È una squadra piena di esperienza. Sa esattamente come affrontare queste partite e soprattutto le finali. È una squadra che sa come comportarsi in tutte le situazioni - ha proseguito Klopp parlando degli avversari - Il centrocampo delle squadre che si sono affrontate nel 2018 è rimasto pressoché invariato, la loro difesa è cambiata molto. In attacco non c'è Cristiano Ronaldo, è vero, ma Karim Benzema è ancora lì, con giovani brasiliani molto forti, Vinicius e Rodrygo, e tutto il resto, quindi rimane una grande squadra".
"La stagione è fantastica anche se non vinciamo la Champions League. È molto speciale giocare questa finale, la terza in cinque anni. Il Real Madrid ne ha raggiunte cinque in otto anni. So quanto sarà difficile e questo lo rende ancora più speciale".
Parole d'elogio per Ancelotti: "È uno dei migliori allenatori al mondo. Ma è una delle persone migliori che puoi incontrare nella vita. Il mio rispetto per lui non potrebbe essere maggiore. Ovunque vada vince sempre. Di recente ho visto le foto degli attaccanti che ha allenato e ho pensato: 'C'è qualche campione che non ha allenato?'. È pazzesco. Ha un grande successo e ispira le squadre fare a cose incredibili".