DELUSIONE FERRARI

Montecarlo: vince Perez; Sainz 2. davanti a Verstappen, Leclerc giù dal podio e furioso

Il pilota messicano resiste al ferrarista spagnolo e mette a segno a Montecarlo il terzo successo della sua carriera.

di Stefano Gatti

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Al termine di una gara infinita - scattata con un'ora di ritardo per la pioggia e spezzata in due dall'incidente-shock di Mick Schumacher - Sergio Perez vince la 68esima edizione del Gran Premio di Monaco, resistendo nei giri finali al forcing di Carlos Sainz che non trova lo spazio per superare il messicano in grande difficoltà con gli pneumatici. Terzo gradino del podio per Verstappen che allunga ancora nel Mondiale su Charles Leclerc, quarto e furioso al termine di un GP compromesso da un pasticcio al pit stop. A fine gara entrambe le Red Bull sotto inchiesta in seguito al reclamo Ferrari per aver superato la linea gialla al rientro in pista dopo la sosta ai box ma in serata il ricorso della Scuderia di Maranello è stata "respinta perché non fondata".

Meritati in pista, con il contributo del pasticcio ferrarista nelle convulse fasi del passaggio dagli pneumatici full wet a quelli intermedi e poi agli slick, il successo di Perez ed il terzo posto di Verstappen sono rimasti in sospeso fino alle nove e mezzo di sera in seguito al ricorso della Ferrari, relativo appunto al passaggio delle due Red Bull a sinistra della line gialla che delimita l'uscita della corsa box all'inizio della salita verso il Casinò. Presenti Jonathan Wheatley per la Red Bull e Inaki Rueda per la Ferrari, gli stewards hanno però respinto la protesta ferrarista in quanto le ruote di sinistra della monoposto numero 11 (Perez) non hanno mai toccato l'asfalto a sinistra della linea gialla e che quelle dalla monoposto numero 1 (Verstappen) non hanno mai completamente attraversato la linea gialla stessa. 

La rabbia di Leclerc, la felicità di Perez, la paura per Schumacher. Al netto del brivido regolamentare finale, la 68esima edizione del Gran Premio di Montecarlo ha offerto un caleidoscopio di emozioni all'altezza della sua storia ma su tutte spicca sicuramente l'ennesima delusione del ferrarista di casa che per il secondo anno consecutivo aveva messo a segno la pole positon ma che ancora una volta deve rinviare il sogno della vittoria. Subito prima della bandiera rossa per l'incidente di Schumacher alle Piscine (Haas spezzata in due ma pilota incolume), Leclerc aveva in pugno una gara iniziata con un'ora di ritardo a causa del forte acquazzone che si era abbattuto sul Principato nell'imminenza del via. In testa con sei secondi di vantaggio su Sainz, il leader è stato richiamato ai box per montare gli pneumatici da asciutto (tre giri dopo essere passato alle intermedie...) ma poi rispedito in pista - quando però si trovava già in corsa box! Charles si è così ritrovato terzo e poi quarto alle spalle di Verstappen nel momento in cui è stata data bandiera rossa. Soprattutto però senza altra possibilità che quella di chiudere il trenino Red Bull-Ferrari nel secondo... tempo di un GP che ha offerto meno emozioni del primo, almeno fino a quando il leader Perez (il più lesto a passare dalle gomme full wet alle intermedie) non si è trovato in difficoltà con il degrado delle slick medium montate da lui e dal compagno di squadra, mentre le Ferrari avevano preso il via (lanciato) della seconda parte del GP con pneumatici di mescola dura.

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Nel conto alla rovescia verso le due ore di gara (non sono stati raggiunti i settantasette giri previsti), Sergio ha resistito al forcing di Sainz, a sua volta pressato da Verstappen, con Leclerc alle spalle dei primi tre appunto. Con la complicità del tracciato monegasco, Perez è riuscito a tenere a bada gli inseguitori, mettendo a segno la terza vittoria della sua carriera... e la più prestigiosa, dopo il GP di Sakhir del 2020 ed il GP dell'Azerbaijan di poco più di un anno fa. Il messicano si mette definitivamente alle spalle le amarezze di Barcellona e si porta a soli sei punti di ritardo da Leclerc nel Mondiale (110 punti a 116). Per tutto il fine settimana un gradino (due, nel caso del podio) sotto al compagno di squadra, Verstappen porta da sei a nove i punti di vantaggio su Leclerc nella classifica generale: 125 a 116.

Per il secondo anno consecutivo... secondo a Montecarlo dietro ad una Red Bull, Sainz dissente con il ponte di comando ferrarista sulla necessità di passare dalle full wet alle intermedie ed insiste per montare subito gli pneumatici da asciutto. Lo spagnolo recrimina per il tempo perso dietro ad una delle Williams nell'out lap ma intanto si porta ad un solo punto da George Russell, al suo settimo GP (su sette fin qui disputati quest'anno) nella top five. Il pilota inglese chiude quinto e... primo dietro al trenino Red Bull e Ferrari. Dal sesto all'ottavo posto chiudono Lando Norris (che si aggiudica il punto del giro più veloce in gara montando pneumatici freschi nel finale), Fernando Alonso e Lewis Hamilton. Quest'ultimo occupa il sesto posto della classifica generale ma a quota cinquanta punti, molto lontano dagli 83 di Sainz e soprattutto dagli 84 del suo compagno di squadra Russell. Nono e decimo "di mestiere" Valtteri Bottas e Sebastian Vettel.

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Più volte evocata nel corso delle due giornate di prove libere ed ufficiali, la pioggia arriva a Montecarlo sotto forma di un grosso acquazzone proprio nei minuti finali della procedura di partenza del settimo appuntamento del Mondiale. Dopo due soli giri di formazione dietro la Safety Car sulla pista a tratti allagata, la Direzione di Gara opta per la bandiera rossa in attesa dell’evoluzione del meteo. Si riparte alle un’intera ora dopo il programma originale, di nuovo dietro alla Safety Car e con pneumatici full wet. Il GP scatta ufficialmente alle 16 e cinque minuti. Nicholas Latifi tocca le barriere al tornantino Fairmont (ex Loews) ed anche Stroll appoggia la sua Aston Martin alle barriere: Entrambi ai box. La Safety Car rientra ai box al completamento del secondo giro. Green flag! Leclerc al comando su Sainz, Perez e Verstappen. Poi Norris, Russell. Alonso ed Hamilton. Gasly monta le intermedie, imitato al giro 7 dal compagno di squadra Tsunoda, da Vettel e da Schumacher. Leclerc allung al comando a suon di giri veloci, Verstappen tallona la Red Bull gemella di Perez. Occhi puntati su Gasly (che supera in sequenza Zhou e Ricciardo) e soprattutto ai suoi tempi sul giro per capire il timing giusto per passare alle “inter”. Hamilton le monta alla fine del 16esimo giro, Perez un giro più tardi. Norris intermedia al 18esimo giro. Sainz insiste con il suo box per passare direttamente dagli pneumatici da bagnato a quelli da asciutto. Hamilton e Ocon in bagarre a Sainte Devote. Leclerc ai box alla fine del 19esimo giro per le intermedie, seguito da Verstappen. Perez è davanti al ferrarista! Sainz entra per montare le slick al 22esimo giro ma la Ferrari richiama per errore anche Leclerc ed il monegasco a parità di pneumatici è ora dietro al compagno di squadra. Perez e Verstappen pit stop in sequenza sulle slick al 23esimo giro. Perez leader davanti a Sainz, Verstappen e Leclerc che paga carissima la confusione del ponte di comando della Ferrari. Russell quinto davanti a Norris, Alonso e Hamilton. Uscendo dai box, entrambe le Red Bull passano sopra la riga gialla della corsia d’uscita ma viene "graziata" dalla Direzione Gara che non prende provvedimenti.

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Giro 27, incidente a Mick Schumacher alle Piscine! Il pilota tedesco è fuori dalla macchina e ok ma la Haas - dopo essersi girata tra le due esse - sbatte in uscita e si spezza in due, con power unit e l'intero retrotreno separati dal resto della VF-22. Subito prima di Schumacher si era ritirato il suo compagno di squadra Magnussen. Safety car in pista e poi bandiera rossa, la seconda della giornata. Il GP riparte alle 17.15, a questo punto destinato a concludersi al limite del tempo massimo e quindi prima del raggiungimento del 77esimo ed ultimo giro in programma. Verstappen e Perez ripartono su slick media, dura invece per Sainz e Leclerc. Due giri dietro alla Safety Car poi il rolling start al 32esimo giro. Perez davanti a Sainz, Verstappen e Leclerc. Il messicano si prende subito un rischio in staccata al Mirabeau. Russell si avvicina al quartetto di testa. Lo seguono Norris, Alonso e Hamilton. Sainz a suon di giri veloci in pressing sul leader ma alle loro spalle di avvicina anche Verstappen, mentre Leclerc è leggermente più staccato. Pit stop per Norris a poco meno di quindici minuti dalla bandiera a scacchi. Perez in difficoltà: Sainz e Verstappen subito alle sue spalle. Il ferrarista spagnolo prova ad indurre il leader all'errore ma Sergio rimane lucido fino al 65esimo giro (quando scadono le due ore di gara) e taglia per primo il traguardo, conquistando la vittoria più significativa della sua carriera.

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