L'ESUBERO

Juve, Ramsey è un peso: Tre strategie per il divorzio

La dirigenza bianconera valuta le mosse: rescissione, cessione o prestito

© Getty Images

Tempo di bilanci in casa Juventus, appena archiviata la prima stagione senza titoli in 11 anni. Chi è sicuro di non far parte dell’organico bianconero per la stagione che verrà è Aaron Ramsey, incombente esubero di ritorno ai piedi della Mole. Il gallese ha concluso il periodo di prestito ai Glasgow Rangers e il contratto garantisce la sua permanenza per un altro anno in casa della Vecchia Signora. Ipotesi che i dirigenti bianconeri vorrebbero evitare. Di comune accordo, nelle prossime settimane le parti cercheranno una soluzione per separarsi definitivamente: rescissione consensuale, cessione o prestito.

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I tempi per rimediare a uno dei più clamorosi buchi nell’acqua del decennio bianconero scarseggiano: l’ingaggio di 7 milioni annui del gallese continua a soffocare le casse del club torinese. Durante il suo periodo con la Vecchia Signora, Ramsey non si è avvicinato minimamente al centrare le aspettative poste su di lui. Tra infortuni e prestazioni deludenti, la dirigenza juventina aveva trovato il modo di cederlo in prestito in Scozia lo scorso dicembre. Anche a Glasgow il centrocampista però non ha convinto e sul suo futuro sono più i dubbi che le certezze. A Torino, infatti, continua a rimanere fuori dai piani di Max Allegri e urge trovare una soluzione.

Inevitabile dunque un incontro tra i vertici bianconeri e i rappresentanti del giocatore. La premessa del divorzio dovrebbe essere condivisa da entrambe le parti: da una parte la Juve si libera di un ingaggio monstre, dall'altra Ramsey può cominciare a ricostruire la sua carriera altrove. La rescissione consensuale rimane dunque il percorso più concreto. Ramsey, dopo non aver convinto del tutto in Scozia, ha bisogno di rimettersi in gioco in un ambiente alla sua portata. Una strada alternativa sarebbe la cessione a titolo definitivo, ma il curriculum del gallese per il momento non strizza l’occhio a nessun club. Un altro prestito invece, risolverebbe le cose fino a un certo punto. La Juve è più incline a pagare qualcosa in buonuscita, pur di mettersi alle spalle giocatore e lauto ingaggio.

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