Milan, adesso fai quello che hai detto

Senza il rinnovo di Donnarumma, i rossoneri devono puntare su un altro portiere. E lasciare come detto Gigio in panchina

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Intimamente dispiace per Gigio Donnarumma. Perché è troppo giovane per comprendere a fondo l'errore che sta facendo e perché è sicuramente mal consigliato. Il Milan, però, adesso deve fare quello che ha minacciato, a buon diritto, settimane fa. Lasciare, cioè, che Gigio spenda tra panchina ed eventualmente tribuna l'ultimo anno di contratto con i rossoneri. E' una scelta delicata, difficile e, comprendiamo, economicamente svantaggiosa. Ma è una lezione che un club come il Milan deve dare, un esempio che faccia, per così dire, "giurisprudenza" e ristabilisca le giuste gerarchie tra società, giocatori e, ahinoi, procuratori.

Mino Raiola, sia chiaro, ha fatto il suo mestiere. Ha in mano un pezzo da novanta e ha provato a far fruttare al massimo il suo patrimonio calcistico. Ma Donnarumma, forse, non ha fatto i conti con quello che potrebbe accadere, con un anno di Purgatorio che alla sua età pesa e può pesare moltissimo e con tutto quello che potrebbe perdersi di calcisticamente importante in cambio di denari che sarebbero comunque stati tanti e che, quasi certamente, in pochi anni diventerebbero tantissimi. Il Milan continua a ribadire di non voler cedere il giocatore fino alla naturale scadenza del contratto. Continua a ripetere di essere disposto a perderlo senza prendere un euro. E su questa strada deve, per quanto possibile, proseguire. Lo deve fare per se stesso e per le trattative che verranno. E lo deve fare perché è il Milan.

In questo senso Fassone e Mirabelli hanno dato una significativa dimostrazione di forza. Hanno trattato, messo sul piatto un rinnovo da 5 milioni l'anno, e preso poi atto della risposta di Donnarumma e Raiola. E ora, con la stessa linearità, devono rispedire al mittente le offerte che verranno nei prossimi due mesi - a meno che, ovviamente, non si parli di offerte irrinunciabili, dai 60 milioni in su - e tenere la schiena dritta sacrificando un incasso che non sarebbe all'altezza del valore del giocatore.

Intimamente dispiace per Donnarumma, davvero. Perché è solo un ragazzino. Un ragazzino che avrebbe giocato Mondiali che magari non farà e che avrebbe avuto davanti a sè una carriera straordinaria che adesso potrebbe complicarsi. Nessuno ovviamente si augura che questo accada. Ma tra qualche mese Gigio potrebbe anche scoprire che avere tanti soldi in tasca e zero presenze in campo potrebbe anche non essere il massimo della vita.

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