Erano passati più di 80 giorni dall'ultima partita giocata da Matteo Berrettini. Come promesso dallo stesso tennista romano, il rientro si è materializzato alla partenza della stagione su erba, in quel di Stoccarda. Agli ottavi di finale Berrettini ha regolato il moldavo Radu Albot in tre set, 6-2 4-6 6-3. I problemi alla mano destra avevano costretto il tennista azzurro a saltare le tappe di Miami, Roma e Parigi; ai quarti possibile derby con Lorenzo Sonego.
Una partita che ha fotografato a pieno il processo di convalescenza che Berrettini non ha ancora del tutto superato. A Stoccarda il romano intavola una prestazione di alti e bassi, concedendo più del previsto a un moldavo maledettamente coriaceo.
Nel primo set tutto sembra scorrere per il verso giusto, con l'allievo di Santopadre in grado di dettare legge sull'asse del servizio e dritto. Dopo aver archiviato il 6-2 iniziale, qualcosa si inceppa improvvisamente: Albot si galvanizza su una manciata di colpi, ruba il servizio al settimo gioco e sul 6-4 trascina la contesa al terzo set.
Berrettini si rassegna dunque all'idea degli straordinari, e chiude un sudato esordio sul 6-3 del terzo set, dopo quasi due ore di battaglia. In un tabellone che ha già perso Lorenzo Musetti (l'azzurro ha salutato contro Basilashvili, dopo che la gara era stata interrotta ieri causa pioggia), due portabandiera azzurri potrebbero già incrociarsi ai quarti di finale: ad attendere Berrettini al varco, il vincente tra Lorenzo Sonego e Jean-Lennard Struff.