Continuare sullo stesso filo dell'ultima gara vinta 2-1 sull'Ungheria: questo l'imperativo per Roberto Mancini e il nuovo ciclo azzurro, che in Nations League si prepara alla terza gara di Lega A contro l’Inghilterra. "Anticipare questo nuovo ciclo? Impossibile, abbiamo dovuto giocare un mese e mezzo dopo aver vinto l'Europeo", ha commentato il Mancio. E a proposito di Euro 2020, ha poi precisato: "Inghilterra? Questa gara non vale come una finale".
Dal Molineaux Stadium, casa del Wolverhampton, Mancini ha anticipato la gara contro la nazionale dei Tre Leoni: "Sarà una partita dura, come tutte le gare che si giocano contro l'Inghilterra. Non abbiamo ancora deciso chi giocherà. Vale per Gnonto e gli altri, soprattutto per quelli che hanno giocato due gare consecutive".
Di certo i nuovi innesti hanno impiegato poco tempo per brillare, ed è lecito chiedersi se questo nuovo ciclo avesse potuto sbocciare un po' prima: "Impossibile. Abbiamo ripreso a giocare un mese e mezzo dopo aver vinto l'Europeo. A parte Chiellini e Bonucci erano tutti ragazzi sotto i 30 anni. Non c'era tempo e nemmeno una logica. Erano tutti giocatori di 27-28 anni".
Gli inglesi non faranno sconti agli Azzurri dopo la finalissima dell'Europeo, ma Mancini non vuole fare paragoni: "Questa è una gara diversa da una finale. Poi si gioca anche a porte chiuse. Sarà un'altra cosa". Rimanendo su sponda inglese, Harry Kane aveva inserito gli azzurri tra i favoriti in vista del Mondiale; ironia o lapsus? "Credo si sia sbagliato" ha risposto il ct.
Il Mancio dovrà affrontare anche parecchi grattacapi in ottica formazione. Sulla possibilità di Cancellieri dal 1', il ct glissa: "E' giovane e importante, ha solo bisogno di giocare partite in Serie A perché è un calciatore di qualità", mentre Scamacca "E' pronto, dovesse essere lui il centravanti".
Il Mancio ha poi toccato la questione degli assenti tra le fila azzurre, tra cui Mario Balotelli: "Avrei potuto pensarci per la gara di novembre con la Svizzera, quando c'erano 10-12 infortunati. Noi dobbiamo puntare sui giovani, all'Europeo e al Mondiale del 2026 che proveremo a vincere".
In chiusura, Mancini ha voluto mandare un affettuoso messaggio a Rino Gattuso, dopo le critiche che hanno seguito il suo sbarco a Valencia: "Faccio un in bocca al lupo a Gattuso. Si stava creando una situazione assolutamente ridicola attorno a lui. A Valencia sono convinto farà grandi cose".