Martinenghi fa la storia: campione del mondo nei 100 rana
Il 22enne di Varese si mette alle spalle Arno Kamminga (58.62) e Nic Fink (58.65)
La giornata più bella della giovane carriera di Nicolò Martinenghi, almeno finora. A Budapest, nella finale dei 100 metri rana, il classe '99 chiude davanti a tutti in 58.26 (nuovo record italiano), conquistando il titolo iridato. Dietro di lui l'olandese Arno Kamminga (58.62) e lo statunitense Nic Fink (58.65). Un successo che coincide con la consacrazione per Martinenghi, che nelle scorse Olimpiadi aveva agguantato il bronzo sulla stessa distanza.
Nicolò Martinenghi scrive un nuovo pezzo della storia del nuoto italiano. Nei mondiali di Budapest 2022, il varesino conquista la medaglia d’oro nei 100 metri rana e diventa il primo campione del mondo azzurro in una specialità diversa dallo stile libero. Il classe ’99, medaglia di bronzo di specialità alle Olimpiadi di Tokyo, parte bene e vira in seconda posizione, dietro soltanto allo statunitense Nic Fink, per poi mettere il turbo nella seconda vasca e passare rapidamente in testa, resistendo al tentativo di rimonta dell’olandese Kamminga. Martinenghi prende quindi l’oro in 58”26, davanti proprio a Kamminga (58”62) e Fink (58”65). Per l’Italia arriva subito la seconda medaglia in due giorni, dopo il bronzo nella staffetta della 4x100 stile libero maschile.
Incredulo e in preda alle emozioni, Martinenghi commenta così la sua gara:"E' molto strano, sono molto contento da un lato e meno dall'altro, mi aspettavo di piu' sul tempo". Un tempo che è sufficiente per fare la storia: mai nessun azzurro aveva vinto un oro nei 100 rana di un mondiale in vasca lunga. Per l'Italia inoltre, si tratta del primo successo mondiale in una disciplina diversa dallo stile libero, se si escludono le prove miste. "E' un'emozione allucinante, la prima medaglia d'oro a un Mondiale in vasca lunga".
Quinto posto con qualche rimpianto invece per Thomas Ceccon nei 50 metri farfalla. Il 21enne lotta per una medaglia fino agli ultimissimi metri, ma il suo 22”86 non basta per salire sul podio per appena sette centesimi di secondo. Successo per il solito Caeleb Dressel (22”57) su Nicholas Santos (22”78) e Michael Andrew (22”79). Ceccon si consola centrando l’accesso nella finalissima dei 100 metri dorso con il record italiano di 52”12, secondo miglior tempo tra i semifinalisti, ottenuto nonostante l’evidente gestione delle energie negli ultimi 20 metri. Obiettivo raggiunto anche per Benedetta Pilato, che nei 100 rana femminili vince la prima batteria in 1’05”88 e si candida al ruolo di protagonista nella finale di domani. Resta esclusa invece Arianna Castiglioni, a cui non basta il tempo di 1’06”59. Si ferma in semifinale anche l’avventura mondiale nei 100 dorso di Margherita Panziera, fuori per due decimi con il suo 1’00”26, e Silvia Scalia, undicesimo tempo assoluto in 1’00”58. Niente da fare infine per Marco de Tullio, eliminato nei 200 stile libero in 1’46”29, decimo miglior crono.