Per una volta niente calciomercato o analisi tattiche, José Mourinho ha concesso un'intervista a Forbes concentrandosi sugli aspetti più psicologici del lavoro di allenatore. "Le persone ti seguono solo se credono in te, faccio in modo che si fidino di me e non siano delusi. Non si può guardare i giocatori come fossero tutti uguali perché sono tutti diversi, bisogna conoscerli e conoscerli bene" le parole del portoghese
La chiave è un concetto già espresso in passato da Mou: "L'empatia, abbastanza facile da dire ma difficile da fare. Bisogna creare empatia con gli individui, e qui torno alle mie parole precedenti".
Il tecnico della Roma e la preparazione delle strategie: "Riducono l'imprevedibilità di tutto: non si può prevedere tutto ma preparandoci al meglio possiamo ridurre i rischi che ci sono nelle partite di calcio. Questo comporta anche prendere decisioni difficili: devi fidarti delle tue analisi ma a volte anche dei tuoi sentimenti e fidarci degli altri. Stress? Ho un buon rapporto con lo stress, non va bene non sentirlo ma neppure sentirlo troppo".
Infine, sulla chiave del successo: "Non accontentarsi mai e volere sempre di più. Mai smettere! E non ha fare con le'età, è questione di personalità".