LE DICHIARAZIONI

Ecclestone schock: "Per Putin mi prenderei un proiettile". La Formula 1 prende le distanze

Liberty Media si è schireata contro le dichiarazioni dell'ex patron, che nell'ambito della stessa intervista ha anche incolpato Zelensky per le migliaia di morti in Ucraina

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Ormai si sa, le dichiarazioni di Bernie Ecclestone fanno sempre molto discutere. Ma le sue ultime parole hanno costretto la Formula 1 a prendere pubblicamente le distanze dall'ex patron del Circus. In un'intervista rilasciata a Good Morning Britain, Ecclestone ha dichiarato: "Per Putin prenderei ancora oggi un proiettile, perché è una persona di prima classe e quello che sta facendo lo ha fatto perché crede che sia la cosa giusta per la Russia". 

L'amicizia che lo lega al presidente russo è nota da molto tempo e già il marzo scorso il suo l'endorsement nei confronti di Putin aveva suscitato non poche polemiche. A quel tempo Ecclestone aveva "solo" detto che il capo del Cremlino "è un uomo affidabile e di parola", oggi invece è andato ben oltre. L'imprenditore britannico ha infatti minimizzato sulle responsabilità di Putin in questa guerra: "Purtroppo, come molte persone che fanno business, come me, ogni tanto facciamo degli errori e quando fai degli errori devi trovare il modo migliore per uscirne". Non solo. Ecclestone ha cercato addirittura di giustificare le migliaia di morti che i bombardamenti e l'offensiva russa stanno provocando da mesi: "Non è stato intenzionale. Guardate quante volte gli Stati Uniti sono andati contro vari paesi che non avevano niente a che fare con lo. A loro piacciono le guerre, perché vendono molte armi. Per loro è un bene". 

La difesa a spada tratta nei confronti di Putin non è però finita qui. Ecclestone ha anche rivolto pesanti accuse al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quale secondo lui sarebbe il vero responsabile di questa guerra e, di conseguenza, delle moltissime vittime: "Assolutamente sì", è stata questa la risposta alla domanda "Quindi sarebbe Zelensky e non Putin ad aver dovuto fare di più per evitare la guerra e i morti?". Secondo Ecclestone, il presidente ucraino ha anche delle responsabilità in merito al mancato accordo di pace tra le due nazioni: "In Ucraina hanno una persona che di lavoro faceva il comico e sembra voler continuare a fare quel lavoro. Se lui avesse pensato alla situazione avrebbe fatto uno sforzo molto più grande per parlare con Putin, che è una persona sensibile, e lo avrebbe ascoltato e probabilmente avrebbe qualcosa al riguardo".

La risposta della Formula 1 non si è fatta attendere e, qualche ora dopo, la Federazione ha diramato un comunicato nel quale i vertici dell'attuale Circus prendono con decisione distanza dalle parole dell'ex patron: "I commenti fatti da Bernie Ecclestone sono le sue opinioni personali e sono in netto contrasto con la posizione dei valori moderni del nostro sport".

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