Mkhitaryan saluta la Roma e abbraccia l'Inter: "Qui per lasciare il segno"
L'armeno, ufficialmente nerazzurro, ha mandato un messaggio social ai nuovi tifosi: "Non vedo l'ora di iniziare"
"Cari giallorossi, la Roma è un club davvero unico. Dal giorno in cui sono arrivato fino alla finale di Conference League e oltre, il vostro supporto è stato eccezionale e ne andrò sempre molto fiero". Inizia così il messaggio di saluti al club giallorosso di Henrikh Mkhitaryan, diventato ufficialmente un giocatore dell'Inter. "Quando mi sono messo per la prima volta questa maglia avevo un obiettivo: far vincere questo club e fare felici i suoi fantastici tifosi: obiettivo raggiunto a Tirana! Questo trionfo è stato la perfetta conclusione dei miei tre anni in giallorosso". Il centrocampista armeno arriva alla corte di Simone Inzaghi da svincolato e ha salutato così i nuovi tifosi: "Non vedo l'ora di iniziare, forza Inter".
"Ora è il momento dei saluti. Voglio ringraziare tutte le persone che lavorano nel club per il rapporto speciale costruito insieme in questi anni - ha scritto ancora l'armeno nella lettera alla Roma - Un enorme grazie al nostro staff tecnico e in particolare al mister Mourinho per la sua fiducia e attenzione nei miei confronti e per le straordinarie motivazioni che mi ha dato come giocatore. Ho dato tutto me stesso per la Roma dentro e fuori dal campo. È stato un grande onore giocare qui e non dimenticherò mai gli straordinari momenti vissuti insieme. Questo club e la Città Eterna rimarranno per sempre nel mio cuore. Vi voglio bene! Grazie Roma".
L'INTER PRESENTA MKHITARYAN
"C'è un mondo, dentro a Henrikh Mkhitaryan. Ci sono tante lingue parlate, ci sono paesi visitati, squadre di club, compagni di squadra di nazionalità differenti, grandi allenatori. C'è il mondo, ma ci sono anche radici profonde, coperte da una malinconia ormai adulta, che da sempre lo guida, in campo e fuori". Così l'Inter ha ufficializzato il giocatore armeno, il primo nella storia del club nerazzurro. "Parte da Yerevan la storia di Henrikh, il 21 gennaio 1989. Figlio di Hamlet, professione calciatore, ruolo attaccante. Nasce in Armenia, ma cresce in Francia il piccolo Henrikh. Perché papà gioca in seconda divisione francese, segna diversi gol. La simbiosi padre-figlio si rafforza proprio nel segno del pallone ma viene spezzata dalla malattia che lascia Henrikh senza Hamlet... Dal divano della casa di Valence a Milano: il viaggio di Henrikh si arricchisce di un'altra tappa. A tinte nerazzurre, con il richiamo dell'Armenia, che ricorda le origini di un altro grande ex interista, Youri Djorkaeff. Benvenuto, Henrikh!".
"VOGLIO LASCIARE IL SEGNO CON L'INTER"
"Sono felice, mi sento molto bene. Sono contento di essere un giocatore dell'Inter e non vedo l'ora di iniziare ad allenarmi con la squadra e giocare con la maglia dell'Inter" - ha detto ai microfoni di Inter TV - Djorkaeff è stato uno dei miei idoli, quando ero piccolo lo seguivo sempre. Ho anche una foto con lui: Youri è stato un giocatore eccezionale, qui all'Inter ha segnato tanti gol e ha lasciato un segno nella storia di questo Club. Anche io voglio lasciare un segno e vincere trofei con questa squadra per raggiungere i nostri obiettivi. Abbiamo parlato con Inzaghi e lo ringrazio per le sue parole. Dobbiamo lavorare insieme e io voglio dimostrare di essere qui per giocare e aiutare la squadra, perché alla fine la cosa più importante è riuscire a vincere insieme Non vedo l'ora di iniziare. Voglio ringraziare i tifosi per il sostegno che mi hanno mostrato e per i messaggi che ho ricevuto. Voglio dire loro che li aspettiamo allo stadio per vincere insieme".
MKHITARYAN: "NON VEDO L'ORA DI INIZIARE"