Novak Djokovic si conferma re indiscusso di Wimbledon: arriva il suo settimo trionfo sull’erba dello Slam inglese. Il quarto consecutivo. Nella finale contro Nick Kyrgios, che era al suo primo atto conclusivo in un Major, il campione serbo si aggiudica il trofeo con il punteggio di 4-6, 6-3, 6-4, 7-6(3). Dopo Kevin Anderson, Roger Federer e Matteo Berrettini, anche l’australiano si deve arrendere al dominio di Nole nelle ultime quattro edizioni.
I suoi numeri sono sempre più impressionanti. Vittoria numero 7 a Wimbledon (agganciati Pete Sampras e William Renshaw) su otto finali disputate, quarto successo di fila nello Slam inglese, 28 partite consecutive aggiudicate nel Major di Londra dove conquista complessivamente 86 gare a proprio favore. Insomma, al termine di questa 32esima finale Slam disputata in carriera, Novak Djokovic conferma la propria imbattibilità a Wimbledon da 5 anni a questa parte: l’ultimo a punirlo in questo Torneo fu infatti Tomas Berdych il 12 luglio 2017 (tra l’altro per ritiro dello stesso Djokovic nel secondo set). Eppure di grandi o promettenti campioni ne ha affrontati eccome nella capitale del Regno Unito dal 2018 in poi: Nishikori, Nadal, Hurkacz, Goffin, Garín, Sinner, per non parlare delle finali vinte contro Anderson, Federer e Berrettini. Niente da fare per tutti i suoi avversari, compreso Nick Kyrgios, il quale si inchina nell’atto conclusivo dell’edizione 2022: 4-6, 6-3, 6-4, 7-6(3) in poco più di tre ore.
Nella sfida tra due tennisti che più agli antipodi non si potrebbero avere, l’australiano è a dir poco ingiocabile nei turni di battuta. Il migliore giocatore in risposta al mondo, Djokovic, non ha scampo; subisce il break nel quinto game e va nuovamente sotto nei set (in una mezz’oretta scarsa) come era già capitato con Sinner e Norrie. Soltanto nel secondo parziale il numero 3 del mondo riesce a contrastare il gioco veloce del n.25: arriva così il break a zero nel quarto gioco (con il nastro che lo aiuta). Kyrgios potrebbe controbreakkare nel nono game, ma è nervosissimo e getta alle ortiche ben 4 palle valide per lo strappo del servizio: Djokovic ringrazia e fa 1-1.
E ingrazierà ancora di più un avversario decisamente in ebollizione con il suo box dopo avere subìto il break nel nono game del terzo set quando era in vantaggio 40-0: è il gioco che va il 2-1 per Nole. Nel quarto Kyrgios, alla sua prima finale in uno Slam, ritrova la follia e l’istinto puro del primo parziale. Tuttavia entrambi riescono a mantenere i rispettivi turni al servizio e si approda inevitabilmente al tie-break. Qua sono pressoché immediati i tre mini-break di Djokovic, che trionfa 6-3 e solleva ancora una volta il trofeo. Per quanto riguarda l’Albo d’Oro di The Championship, Roger Federer è là, a un passo da quota 8, che è il record di Wimbledon. Come sono a contatto anche i 22 titoli Slam di Rafa Nadal: soltanto uno in più di Djokovic. E pazienza se, stando così le cose, il serbo non potrà partecipare ai prossimi US Open e agli Australian Open del 2023. Oggi Nole vede solo 7: certo, la sua sarà anche la settima posizione nel nuovo ranking Atp, ma oggi intanto può festeggiare il suo settimo Gentlemen’s Singles Trophy. Che è sicuramente la cosa più importante.