Parole che sanno d'addio allo sci professionistico, ma ancora nulla è deciso. Elena Fanchini, con il volto pieno di lividi, il tutore alla gamba e il gesso alla mano, è distrutta dopo la bruttissima caduta in allenamento di tre giorni fa. Diagnosi tremenda con rottura del perone, parte del piatto tibiale e del pollice della mano sinistra.
"È stata una grande batosta perché avevo iniziato e ci ho creduto tantissimo. Sono stati cinque giorni bellissimi, ho sciato e ho raggiunto il mio obiettivo. Ho battuto la malattia (un tumore, ndr) e sono guarita grazie a questo sport", le parole della 33 anni di Brescia con gli occhi gonfi pieni di lacrime.
Dopo 10 mesi era tornata ad allenarsi con la Nazionale a Copper Mountain (Usa) e non vedeva l'ora di riprendere le gare. Cinque giorni di allenamenti prima della brutta caduta che, con ogni probabilità, ha messo fine alla sua carriera. Una vera sfortuna, ma Elena Fanchini ha conquistato la vittoria più bella della sua carriera battendo il tumore.
LA PRECISAZIONE: "NON HO MAI ANNUNCIATO IL RITIRO"
Parole dette a caldo, in un momento di sconforto in attesa di tornare in Italia. Elena Fanchini, però, non ha mai pronunciato la parola ritiro e l'ha voluto ribadire in un comunicato ufficiale: "Lo sfogo sulla mia pagina Instagram è dovuto solamente ad un momento di sconforto, arrivato in un altro periodo sfortunato della mia vita sportiva - spiega -. Non ho mai annunciato alcun tipo di ritiro, l'unico pensiero è rivolto esclusivamente a eseguire gli accertamenti clinici programmati al rientro in Italia e programmare al meglio la mia completa guarigione. Solo quando avrò superato anche questo infortunio deciderò quale sarà il mio futuro".