SUPERLEGA

Club ribelli contro Uefa: inizia il match decisivo davanti alla Corte Ue

Il verdetto dovrebbe arrivare a fine 2022 o addirittura inizio 2023

Caso Superlega, siamo al bivio finale. I club dissidenti (Juventus, Real Madrid e Barcellona) hanno denunciato lunedi' le mire "monopolistiche" della Uefa, davanti alla Corte di giustizia dell'Ue a Lussemburgo, dando il via il procedimento che puo' cambiare l'assetto del calcio europeo o far tramontare definitivamente le loro ambizioni. La decisione però, non è attesa prima di fine anno. "Siamo qui in difesa delle liberta' che fanno dell'Ue un territorio unico al mondo, proponendo di lottare contro pratiche antieconomiche", ha affermato nella prima giornata di presentazione delle memorie Miguel Odriozola Alen, legale che difende il progetto dei club in lotta.

Su richiesta di un giudice del Madrid, la tesi dei club verte su un presunto abuso di posizione dominante della Uefa e la Corte di Giustizia (CGUE) ne discutera' oggi e domani, prendendo in esame le argomentazioni di tutte le parti in causa. L'avvocato Miguel Odriozola Alen ha attaccato l'Uefa per aver cercato "di dissuadere i club 'ribelli' a intraprendere l'avventura" e di essere un "ente monopolista", che non dovrebbe poter "assumere poteri regolatori in un mercato in cui compete".

La Uefa però, non cede la sua posizione: "Un campionato chiuso, riservato ai club piu' ricchi e' incompatibile con il modello sportivo europeo, basato sul merito", ha detto oggi il legale Uefa Donald Slater, secondo il quale l'organizzazione calcistica in questione "non cerca di massimizzare il proprio reddito, ma semplicemente di garantire attraverso l'applicazione di regole comuni che lo sport adempia alle funzioni sociali", e tutto cio' in conformita' con i trattati europei.

I tre club sfidano il mondo intero, dato che la maggioranza dei governi nazionali si è espressa contro il costituirsi della Superlega. In ballo c'è il futuro del calcio e dell'intero sistema sportivo.