Ora è guerra tra Honda e Ducati. La casa di Borgo Panigale non ha preso benissimo il ricorso presentato dai giapponesi, insieme a Suzuki, Ktm e Aprilia, dopo il GP del Qatar vinto da Dovizioso per una una parte montata nella parte inferiore del forcellone della DesmosediciGP. Ora Gigi Dall'Igna minaccia una reclamo nei confronti di Honda per delle ali sospette: "Il fatto che abbia messo in discussione le scelte del direttore tecnico ci mette nelle condizione di porci il problema se fare noi un eventuale reclamo nei confronti di Honda proprio per le sue ali, che noi giudichiamo pericolose e che per come sono fatte potrebbero anche essere soggette a deformazioni importanti e quindi magari essere considerate delle appendici mobili - ha spiegato il direttore generale della scuderia di Borgo Panigale - Noi non avevamo mai preso in considerazione il fatto che qualcuno, e la Honda in particolare, mettesse in discussione l'operato di Danny Aldridge, questo probabilmente ci consente di pensare a un eventuale reclamo nei confronti di Honda nelle prossime gare".
A proposito del comportamento degli altri team di domenica Dall'Igna si è detto "abbastanza sorpreso, soprattutto dal comportamento della Honda che è uno dei protagonisti del motomondiale fin dall'inizio, e' uno dei soci fondatori della MotoGp insieme a Yamaha e Ducati - ha raccontato - Fino ad oggi tutte le dispute di natura tecnica erano state risolte all'interno del MSMA (Motorcycle Sports Manufactures Association, ndr) o discutendo assieme al direttore tecnico e trovando sempre una risposta a tutti i chiarimenti che i vari competitor mettevano sul tavolo", ha concluso.
MotoGP, Ducati al contrattacco: "Valutiamo reclamo contro le ali della Honda"
Dall'Igna: "Per noi sono pericolose e potrebbero essere considerate appendici mobili"
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