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Fiorentina, Jovic: "Mi ispiro a CR7. Vlahovic? Spero di fare bene qui come lui"

L'ex attaccante del Real si è presentato in conferenza stampa: "Vlahovic mi ha parlato bene della squadra. Prendo il 7 come Cristiano Ronaldo"

Quattro gol nella prima amichevole stagionale contro il Real Vicenza: si è presentato così Luka Jovic ai tifosi della Fiorentina. L'ex Real è il nuovo rinforzo in attacco a disposizione di Vincenzo Italiano. L'attaccante si è presentato oggi in conferenza stampa: "È un grande piacere essere qui e sono felice di vestire questa maglia. Molti giocatori serbi sono venuti a giocare a Firenze e questo mi ha dato grande motivazione. Mi sono allenato durante la pausa e penso di essere arrivato abbastanza in forma. Ho un piccolo problema al polpaccio che non creerà problemi in futuro". 

Jovic ha collezionato 19 presenze e realizzato una sola rete nella scorsa stagione col Real. A Firenze vuole essere subito decisivo, come lo è stato il suo connazionale Dusan Vlahovic: "Lui ha fatto benissimo in Italia e io cercherò di avere lo stesso successo. In nazionale siamo compagni, in Serie A invece saremo avversari e vedremo come andrà. Non ci siamo sentiti dopo la firma, ma ci siamo visti in nazionale e mi ha parlato bene della squadra, dei tifosi, dell'allenatore e della società. Questo mi ha aiutato a scegliere".

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In attacco ci sarà anche Cabral, un dualismo importante per il giocatore serbo: "È una persona stupenda e avrà l'occasione per fare bene come a Basilea. La concorrenza può essere uno stimolo e spero che entrambi faremo un'ottima stagione. Sono qui per puntare al quarto o al quinto posto e chiederò a tutti i giocatori di aiutarmi a portare la squadra più in alto possibile". 

L'ex attaccante del Real indosserà la maglia numero 7. Un omaggio al suo idolo Cristiano Ronaldo: "È la prima volta che lo indosso e spero mi porti fortuna. Mi ispiro a CR7 e spero di fare bene come lui in Italia". Su Ancelotti ha aggiunto: "Non ci siamo sentiti. Posso dire che è uno dei più grandi allenatori di tutti i tempi ed è stato un onore averlo come tecnico".

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