Nel bel mezzo di un mese di luglio caldissimo in tutti i sensi - quattro GP in cinque settimane! - e della settimana di "stacco" che segue il doppio ritorno alla vittoria della Ferrari, Max Verstappen spiazza tutti e si lascia prendere dalla nostalgia per la sfida dell'anno scorso con la Mercedes. Intendiamoci, il focus dell’olandese resta puntato sulle Rosse ma il campione in carica immagina un finale di stagione al calor bianco, con Hamilton (e magari Russell) in grado di puntare al gradino alto del podio e quindi potenzialmente di "influenzare" le sorti della corsa al titolo.
"L'anno scorso la battaglia non era necessariamente tra me ed Hamilton, più che altro invece tra le nostre due squadre. Tra me e Lewis c'è rispetto: se l'altro fa una grande gara, non abbiamo problemi a riconoscerlo. Naturalmente in questo momento non siamo diretti rivali ma se torneremo ad esserlo, le cose potrebbero nuovamente cambiare... Magari verso la fine della stagione. Vedremo".
Mercedes ago della bilancia tra Red Bull e Ferrari? Hamilton - e Russell, naturamente! - possibili arbitri della corsa al titolo tra lo stesso Verstappen e il... candidato ferrarista (al momento sicuramente Leclerc)? È questo lo scenario che Verstappen sembra profetizzare, nelle giornate di meritato riposo di squadre e piloti dopo i due GP back-to-back di Inghilterra ed Austria e prima della prossima doppietta Paul Ricard ed Hungaroring, che manderà tutti in ferie per un mesetto fino alla... tripletta Spa-Zandvoort-Monza di fine agosto-inizio settembre.
In fondo a Max, che si è confermato solido leader della generale nonostante l'uno-due "disperdi-punti" Sainz-Leclerc a Silverstone e Spielberg, il reinserimento al vertice dei suoi rivali del 2021 potrebbe anche fare comodo, molto più che alla causa del campo avversario.
"La Mercedes è molto migliorata rispetto all'inizio del Mondiale, ma devono crescere ancora un po'. Sul giro singolo non sono male, ma sulla distanza - lo abbiamo visto in Austria - li abbiamo distanziati molto velocemente. Credo sia anche una questione di circuiti diversi. A Silverstone per esempio le Mercedes erano molto veloci anche in gara. È la stessa cosa che accade nella sfida tra noi e la Ferrari: alla fine, sono i dettagli a fare la differenza".