Amarezza azzurra nella penultima notte di gare dei Mondiali di Atletica in corso a Eugene, negli Stati Uniti. Andrea Dallavalle sfiora solamente la medaglia di bronzo nel salto triplo: non basta infatti il 17.25 per salire sul podio, distante alla fine soltanto 6 centimetri. Nell’altra finale con l’Italia presente, la 4x100 femminile non ritocca il record nazionale chiudendo ottava con 42’’92. Nella 4x400, le donne volano in finale, gli uomini no.
Veramente un grande peccato Andrea Dallavalle, che si ferma ad appena 6 centimetri dalla medaglia di bronzo nel salto triplo ai Campionati Mondiali 2022 di atletica leggera. L’azzurro chiude al quarto posto nella finale sulla pedana di Eugene (Oregon, Stati Uniti), a un soffio dal podio iridato che sembrava essere alla portata dell’emiliano. Il 22enne, finalista ai Giochi di Tokyo 2020, piazza subito un ottimo 17.25, ma si trova poi sulla sua strada il quotato cinese Yaming Zhu (argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020), che stampa un 17.31 al secondo assalto ed è lui a chiudere terzo. A vincere la gara è il portoghese Pedro Pichardo (17.95 metri); l’argento finisce al collo del burkinabé Hugues Fabrice Zango (17.55). Bellissima gara anche dell’altro azzurro Emmanuel Ihemeje, eccellente quinto grazie ai 17.17 metri saltati all’ultimo tentativo (usufruendo di un vento oltre il limite di 2,6 m/s).
Nell’altra finale disputata nella notte (penultima di questo Mondiale) l’Italia non riesce a ritoccare il record italiano nella 4×100 femminile. Dopo aver firmato un ottimo 42’’71 nelle batterie, le azzurre non replicano nell’atto conclusivo e concludono all’ottavo posto in 42’’92. Zaynab Dosso è protagonista di una buona prima frazione, anche se non eccezionale come quella di ieri (quando era alla pari delle americane). Dalia Kaddari inciampa un po’ mentre si stava alzando per lanciarsi e la qualità dei suoi 100 metri è leggermente inferiore rispetto al turno preliminare. Il cambio tra Anna Bongiorni e Vittoria Fontana non è stato problematico, a differenza di ieri. La favorita Giamaica perde e si deve accontentare dell’argento (41’’18) alle spalle degli scatenati Stati Uniti (41’’14). A completare il podio è stata l’eccellente Germania (42’’03).
4x400 dai due volti. L’Italia maschile non riesce a qualificarsi alla finale, concludendo la propria batteria in quinta posizione con il tempo di 3’03’’43. Per accedere all’atto conclusivo sulla pista di Eugene sarebbe bastato battere la Francia, che ha avuto la meglio sugli azzurri per tre decimi nella batteria dominata dal Belgio davanti alla Repubblica Ceca e alla Polonia. Lorenzo Benati lancia la squadra per poi passare il testimone a Vladimir Aceti, il quale però fatica al pari di Brayan Lopez e di Edoardo Scotti. Ok invece quella femminile. Scattando dalla quarta corsia, Anna Polinari chiude il primo quattrocento da 53’’18. Polinari lancia Ayomide Folorunso (51’’59), che sul rettilineo opposto recupera una posizione. Virginia Troiani (52’’30) riceve il bastoncino da terza, si fa infilare dal Canada ma tiene alla grande sulla retta finale e innesca Alice Mangione. L’azzurra si assicura la quarta posizione che vale il primo tempo di ripescaggio (3’28’’72), nonché l’eliminazione a sorpresa delle polacche.