Juventus, Perin: "Allegri ha capito che serve più costruzione da dietro"
Il portiere racconta il cantiere bianconero: "Vogliamo arrivare a giocare a memoria come il Real"
Tra i grandi protagonisti, dentro e fuori dal campo, della tournée in Usa della Juventus c'è Mattia Perin, che dopo aver sostituito alla grande Szczesny, out per un affaticamento all’adduttore, ha raccontato alle pagine de La Gazzetta dello Sport come sarà la nuova Juve: "Quest’anno abbiamo un nuovo modo di giocare, lo stiamo metabolizzando - ha dichiarato - Stiamo impostando la costruzione da dietro, cercando di uscire palla a terra, Allegri ha capito che per alzare il nostro livello era una necessità".
“La tournée ci ha dato degli spunti su cui poter lavorare, quando giochi contro Barcellona e Real non si può parlare di amichevoli e ci aiutano a capire a che punto siamo - ha continuato Perin - A piccoli passi ci poniamo degli step, cercheremo di arrivare pronti quando le partite cominceranno a contare”.
“Siamo a metà preparazione, non abbiamo tanta benzina nelle gambe, ma i miei compagni stanno lavorando duramente e vedo grandissima professionalità, quindi ci sono tutte le componenti per partire bene”, le parole dell'ex Genoa, che garantisce che la squadra sta vivendo il cambiamento tattico con grande entusiasmo: "C’è disponibilità da parte di tutta la squadra, dobbiamo assimilarlo bene, dobbiamo avere più sinergia ma a tutti noi piace giocare così. C’è grande disponibilità perché ci divertiamo e sono sicuro che con il passare del tempo certi meccanismi saranno sempre più facili da mettere in pratica”.
Ma come è nata questa rivoluzione? “Allegri ci ha dato un imprinting diverso quest’anno, ha portato questa nuova idea e noi l’abbiamo accolta a braccia aperte. Il Real è una squadra che gioca a memoria ed è esattamente il punto in cui vogliamo arrivare noi. La loro qualità è impressionante ma anche noi abbiamo giocatori buoni quest’anno”.
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