La Formula 1 è andata in vacanza per fare ritorno in pista a Spa solo a fine mese. Il momento giusto per tirare un bilancio della stagione, che per la Ferrari e Charles Leclerc ha regalato grandi emozioni, ma pure qualche delusione. "Prima di tutto è stato fantastico vedere che finalmente siamo tornati a lottare per le vittorie. Ma non siamo riusciti a massimizzare tutto il potenziale. Nella seconda parte di stagione spingerà al massimo, le ultime gare sono state un po' difficili", ha detto il monegasco alla Bbc.
Verstappen è super in Ungheria
Peccato che tra errori suoi e del team, Max Verstappen abbia preso un vantaggio che sembra incolmabile. "Non sono uno che cerca scuse: ammetto gli errori, e da lì imparo. Gli errori fanno parte del percorso, dobbiamo analizzarli e migliorare", ha aggiunto.
Sugli obiettivi: "Quando inizi la stagione, è naturale fissare degli obiettivi. Ma come pilota, devi essere ovviamente ottimista. Capisco Mattia (Binotto, ndr), che deve essere realistico e razionale quando parla, ma di mio ho degli obiettivi personali. E in tutte le stagioni di F1 che ho completato vi assicuro che non sono stati sempre realistici, ma è il mio modo di approcciare le cose. In 2020 o 2021, anche se la macchina non era a questi livelli, pensavo sempre di poter vincere le gare e ho fatto di tutto per raggiungere questo obiettivo. Vincere è ciò che mi motiva dalla mattina alla sera. Ma capisco chiaramente gli obiettivi di Mattia“.
Sulla sua esperienza a Maranello: “La Ferrari è incredibile, è un sogno diventato realtà per me. Sono nato a Monaco, dove la F1 è molto importante, e quando vedevo le gare, seguivo le macchine rosse, anche prima di sapere che il loro nome era Scuderia Ferrari. Non so perché. Tutti i miei anni in kart li ho poi trascorsi in Italia e là tutti parlano della Ferrari. Far parte della squadra è sempre stato un sogno per me. Ho poi sempre avuto un legame speciale con gli italiani, perché correre sin da ragazzino lì mi ha portato a conoscerli molto bene. In Ferrari c’è qualcosa di speciale e mi sento molto vicino alla squadra e adoro avere con loro questo tipo di connessione”.