Da bomber di lusso a esubero. In tre anni è questa la parabola di Mauro Icardi al PSG. Secondo quanto riporta l'Equipe, il club francese ha ufficialmente messo fuori dalla prima squadra l'attaccante argentino per far spazio al 20enne Ekitike. Mossa clamorosa per chiarire la situazione all'ex capitano dell'Inter e per lanciare un messaggio forte e chiaro anche ai club eventualmente interessati al giocatore. Se non dovesse trovare una sistemazione diversa entro la fine del mercato, infatti, Icardi sarebbe costretto a giocare solo con la squadra dell’associazione Psg, in quinta divisione, tra i dilettanti.
Scenario incredibile vista la caratura di Maurito, ma che lascia intuire senza mezzi termini la tensione tra il PSG e il giocatore. Una tensione cresciuta nel corso degli anni, con l'ex attaccante nerazzurro sempre più ai margini del progetto parigino stagione dopo stagione e, tra gossip e poche presenze, sempre più lontano anche dai radar dei top club europei. Una picchiata che dopo tre anni all'ombra della Tour Eiffel ha praticamente messo Icardi con le spalle al muro nel club dell’emiro del Qatar.
A meno che a breve Mauro non riveda i suoi piani relativi a un trasferimento (finora l'unico club interessato davvero sembra essere il Monza), infatti, l'unico terreno di gioco che potrà calcare nei prossimi fine settimana sarà quello del calcio dilettantistico francese. "Minaccia" concreta stando all'Equipe, che evidenzia come nel frattempo l'attaccante sia stato inserito nel gruppo degli "indesiderati" del PSG insieme ai vari Herrera, Draxler, Kurzawa, Gueye e Kehrer. Decisione che costringerà l'ex bomber nerazzurro ad allenarsi a parte e a orari diversi rispetto al resto della squadra e non agli ordini di Christophe Galtier. A Parigi per Icardi siamo ai titoli di coda.
All'antivigilia di Psg-Montpellier, il tecnico parigino ha parlato così della situazione dell'attaccante: "Il club sta lavorando a stretto contatto con Mauro per trovare la migliore soluzione possibile. Ha avuto pochissimo spazio per giocare, l'ho escluso per scelta tecnica e credo sia meglio che si rimetta in pista. Non ha perso tutto il talento, ma è vero che arriva da due anni difficili. Il fatto di poter cambiare squadra, di trovare un luogo più favorevole, potrebbe permettergli di riavviare la propria carriera".