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Torino, Juric: "Vagnati? Contento della sua reazione. Mercato? Buttati al vento 40 giorni"

Il tecnico in conferenza stampa: "E' il copione dell'anno scorso, i giocatori non sono figurine"

© Getty Images

Ivan Juric, intervenuto in conferenza stampa per presentare la prima sfida di campionato contro il Monza, ha fatto il punto sul mercato. "Penso che la squadra sia incompleta, proprio a livello numerico. Sono contento dei nuovi arrivi, comunque l'andazzo è come l'anno scorso: stiamo prendendo giocatori che sulla carta sono ottimi ma hanno fatto fatica gli ultimi anni. E' il copione dell'anno scorso - ha spiegato il tecnico croato -. Ci auguriamo che riescano a rendere bene e dare un grande contributo. Poi è chiaro che ancora mancano alcune cose e il mercato è lungo. Ma i giocatori non sono figurine, ci vuole lavoro. Abbiamo buttato al vento 40 giorni in cui potevamo lavorare meglio". Sulla lite con il ds Vagnati: "Sono contentissimo della sua reazione, ho visto finalmente uno che vuole reagire e lottare. Spero che questa grinta la metta in situazioni dove serve alla squadra. A volte ho avuto la sensazione di trovare un muro di gomma e sono finalmente contento che abbia reagito".

Come sua abitudine, Juric non ha peli sulla lingua e non usa giri di parole. "C'è stata la vacanza di mezzo, poi un ritiro brutto con pochi giocatori dove non era facile lavorare. Eravamo concentrati su questo, sperando che la squadra si completasse per prepararsi bene per il campionato".

Su cosa si aspetta dal mercato. "È andato via Bremer che è il miglior difensore della Serie A e non è arrivato nessuno. Non è facile mettere giocatori dentro e dire: vai, entra. Chi arriva ha bisogno di tempo per adattarsi. I giocatori ci mancano sia a centrocampo, sia dietro. Davanti sono arrivati Miranchuk e Vlasic che vengono da stagioni difficili ma che possono fare bene. Sulle fasce siamo a posto".

Come l'anno scorso i rinforzi stanno arrivando lentamente e in ritardo. "Il mio lavoro è questo. Sono pagato, anche tanto, per questo. Si parla molto a livello economico, il presidente parla di una squadra che ha perso tanti soldi negli ultimi anni. Abbiamo abbassato il monte ingaggi, sono andati via giocatori con stipendi altissimi e sono arrivati ragazzi che prendono 3-4 volte meno. Stiamo sistemando i conti. Bremer è stato venduto per tanti soldi, il presidente voleva ricostruire la società, metterla a posto senza perdere soldi. Su questo siamo soddisfatti anche perché siamo arrivati decimi prendendo 7 milioni in più di diritti televisivi. Il Torino sta tornando economicamente competitivo. Come ha detto anche lui è rimasto molto soddisfatto delle cose che abbiamo fatto e anche quest'anno il presidente ha la stessa idea. Poi non voglio litigare più, in tutta sincerità. Per fare bene alla società a volte bisogna litigare ma sicuramente poi arrivi a un momento in cui su certe cose non puoi influire, che non puoi far passare le tue idee e allora pensi al campo e fai il tuo".

Sull'alzare l'asticella e pensare all'Europa. "Mi sono allargato. Uno lavora, è entusiasta, la vede in un modo. L'anno scorso come dispendio energetico è stato difficilissimo. Lavoriamo una calma e serenità. Prendi a cuore alcune situazione e voli, poi prendi due schiaffi e ti abbassi".

Risolto il nodo portieri. "Abbiamo valutato i due portieri alla pari e in questo momento andiamo su Vanja (Milinkovic-Savic, ndr) che sta facendo benissimo in ritiro e ha fatto bene anche in amichevole. Penso che sarà lui il titolare".

Sull'addio di Belotti. "Ci sono le difficoltà, poi pian piano miglioreremo. Andrea è una grande persona e ha ancora tanto da dare come giocatore, ha dato al Torino per tanti anni ma aveva bisogno di prendere un'altra strada ed è una scelta secondo me rispettabile".