Due campioni nel mirino della critica, nonostante i risultati diametralmente opposti delle proprie squadre. Il Manchester United naufraga 0-4 sul campo del Brentford e Cristiano Ronaldo prima si lamenta con De Gea per la papera in occasione del primo gol avversario poi non va a salutare i tifosi nonostante l'invito del vice di Ten Hag. In casa Paris Saint-Germain dilaga 5-2 contro il Montpellier ma due like social di Neymar a tweet contro Mbappé fanno discutere i tifosi parigini.
Due sconfitte, un solo gol segnato e ben sei subiti: questo il triste score del Manchester United nelle prime due partite di campionato, un impatto shock per Ten Hag in Premier League. L'allenatore olandese ha richiamato la squadra alle proprie responsabilità ma, manco a dirlo, è Cristiano Ronaldo a fare più rumore. Il portoghese, che non ha mai nascosto la volontà di andarsene per giocare la Champions League, si è reso protagonista di due comportamento che tradiscono il suo nervosismo. Prima se l'è presa con plateali sbracciate verso De Gea, colpevole di una brutta papera in occasione dell'1-0 avversario, poi è rientrato diretto negli spogliatoi al triplice fischio non accogliendo l'invito del vice di Ten Hag di andare a salutare i tifosi dello United che avevano viaggiato sino a Londra per vedere un brutto spettacolo.
Situazione diversa in casa Psg, almeno a livello di risultati. Il nuovo corso Galtier ha già portato in bacheca la Supercoppa francese e in Ligue 1 sono già due vittorie su due. Continua invece a non decollare il rapporto tra Kylian Mbappé e Neymar, che da sempre - assicurano in Francia - non vanno troppo d'accordo. Il brasiliano, autore di un grande inizio stagione, ha messo like a un paio di tweet di tifosi parigini che criticavano il francese, reo di aver sbagliato il primo calcio di rigore (il secondo lo ha segnato proprio O' Ney, che non ha concesso una seconda chance al compagno). Andando oltre, un tweet insinuava come Mbappé avesse tolto il ruolo da rigorista a Neymar per contratto, una specie di clausola inserita nel rinnovo faraonico che ha convinto l'attaccante a non accettare la corte del Real Madrid.