Ancora incetta di medaglie per l’Italia agli Europei di nuoto di Roma. La staffetta 4x100 maschile stile libero riscrive la storia con una medaglia d’oro che mancava da 16 anni: straordinari Miressi, Ceccon, Zazzeri e Frigo davanti al pubblico in delirio. Silvia Scalia regala invece uno splendido argento nei 50 dorso, specialità in cui l’Italia non vinceva una medaglia dal 2012. Bronzo infine per un eterno Luca Pizzini nei 200 rana.
Prosegue l’ottimo Europeo di nuoto per l’Italia a Roma. È Silvia Scalia a regalare il sorriso al pubblico del Foro Italico e conquistare uno straordinario argento nei 50 dorso, specialità in cui l’Italia non vinceva una medaglia europea dal 2012. Podio dopo dieci anni di astinenza, quindi, e la 27enne di Lecco deve arrendersi solo alla bravissima francese Pigree che la spunta nei metri finali con una progressione incontenibile. La Scalia si era presentata alla finale con il miglior tempo delle qualifiche, questa volta il crono si ferma a 27.53: sono 26 centesimi di distacco dalla vincitrice, un centesimo soltanto in meno rispetto all’olandese De Waard (terza e bronzo). "Devo ancora rendermene conto e metabolizzare la medaglia, un'emozione incredibile - le parole della Scalia a fine gara su Rai 2 - L'ho sentita tutta la tensione, dopo le semifinali di ieri volevo fare bene. Era la mia prima finale europea a livello individuale, sono contenta. E non mi aspettavo di tornare a casa con un argento".
Luca Pizzini si aggiunge poi al medagliere grazie a un insperato bronzo nei 200 rana. Il 33enne nuotatore azzurro, con la carriera che sembrava sul viale del tramonto e con la testa al ritiro dalle competizioni, sorprende tutti e porta a casa la personale terza medaglia europea della carriera in questa specialità. Oro per il finlandese Mattsson. "Ce l'ho messa tutta per giocarmi questa medaglia, nonostante partissi da due stagioni complicate. Ho avuto un infortunio prima dei Giochi del Mediterraneo che mi hanno impedito di partecipare, ho cercato di essere al meglio", ha detto a Raidue Pizzini. "Serata dei sogni? Decisamente. Volevo assolutamente esserci. E' una medaglia gustosa che dedico a mia moglie e mio figlio", ha aggiunto.
A completare l’apoteosi azzurra di giornata, ci pensa poi la 4x100 stile libero maschile con Miressi, Ceccon, Zazzeri e Frigo. Il quartetto azzurro riscrive letteralmente la storia e riporta l’oro nella specialità dopo ben 16 anni di digiuno, mandando in delirio il pubblico del Foro Italico. Messe in riga Ungheria e Gran Bretagna. "Siamo contentissimi. Volevamo vincere davanti al nostro pubblico. Siamo la prima staffetta che lo fa in casa - le parole di Zazzeri - Oggi avevamo un solo compito e lo abbiamo portato a casa". E ancora Ceccon: "Oggi bisognava solo vincerla. I tempi non erano la cosa più importante. Penso che il migliore sia stato Manuel...Io sono stato il più lento. Ero un po' stanco, ma l'abbiamo portata ed era la cosa più importante". Miressi aggiunge: "Sono contento della staffetta, il compito più importante era questo. Arrivare primi perché siamo in casa. Abbiamo fatto tutti e quattro un ottimo lavoro". Nelle batterie di qualificazione, strappano infine il pass per la finale dei 1500 stile sia Simona Quadarella (col miglior tempo) sia Martina Caramignoli, poi in finale anche Martina Carraro e Francesca Fangio nei 200 rana.