Europei nuoto

Europei nuoto di fondo, clamoroso nella 25 km: gara interrotta con tre azzurri in testa e poi cancellata

La gara è stata bloccata all’undicesimo dei quindici previsti con Sanzullo davanti a Verani e Furlan, il risultato è stato congelato e dopo oltre due ore la gara è stata cancellata

© Getty Images

Caos pazzesco nella maratona del nuoto di fondo di Ostia. Dopo oltre tre ore di svolgimento all’improvviso alcuni atleti sono andati al tocco invece che proseguire la gara, che è stata interrotta per le condizioni avverse del mare provocando lunghi momenti di confusione, tanto che per oltre due ore il risultato è stato congelato e non è stata ufficializzata la classifica finale, prima della decisione finale: gara cancellata. Al momento dell'interruzione della prova maschile c'erano tre azzurri in testa, Sanzullo davanti a Verani e Furlan, mentre nella prova femminile c'era in testa la francese Jouisse davanti alle due azzurre Pozzobon e Santoni.

La giuria ha congelato il risultato oltre due ore dopo l'interruzione della 25km maschile e femminile in acque libere non era ancora possibile stilare la classifica ufficiale. I giudici di gara e la commissione tecnica della LEN si sono riuniti per prendere una decisione e alla fine è stato deciso che non verranno assegnate medaglie nella 25km degli Europei di Roma. 

Una gara che si è chiusa tra le polemiche e la confusione dei nuotatori: il mare di Ostia ha reso durissima la gara sia per gli atleti sia per i giudici e gli allenatori. La giuria ha aspettato l’undicesimo giro per prendere una decisione ufficiale, che ha mandato in confusione i nuotatori che precedentemente avevano ricevuto indicazioni diverse.

Le motivazioni ufficiali della cancellazione sono arrivate direttamente dalla giuria di gara: delle incomprensioni di comunicazione tra giudici in mare e quelli di terra ha causato l’improvvisa interruzione. La difficoltà nel ricostruire la classifica al momento della sospensione ha portato alla decisione finale di non assegnare le medaglie. 

VERANI: "INAMMISSIBILE"
"A me non mi ha avevano detto niente venivo dalla medaglia d'oro al mondiale e non concludere la gara, lasciare tutto al caso e non sapere che la gara è finita è inammissibile. Siamo ad un campionato europeo. È andata così. Non si può fare niente". Così Dario Verani, a Raidue, dopo lo stop nella 25 km in acque libere agli Europei di nuoto a Ostia.

CICCARELLA: "IO FERMATA DALLA POLIZIA"
"Mentre stavo nuotando i ragazzi della polizia mi hanno fermato e mi fatto un segnale come per farmi capire che la gara era interrotta. Mi hanno chiesto se mi servisse arrivare a riva a nuoto e sono uscita. Il mare non era dei migliori, le condizioni non erano adatte per una 25 chilometri. Ce l'aspettavamo lo stop della gara ma pensavano che ci dessero un giro per giocarcela". Così a Raisport Silvia Ciccarella, dopo l'interruzione della 25 km in acque libere di Ostia agli Europei di nuoto. "Non ho capito cosa è successo. Il mare stava mano a mano peggiorando. Al decimo giro ci hanno detto che l'avrebbero fermata, poi ci hanno detto di continuare un altro giro. Cercavo di capire ma ho capito ben poco, eravamo tutte lì. Alcune le hanno fermate, altre no. C'è stato un po' di caos. Io non so neanche come sono arrivata", ha aggiunto l'altra azzurra Barbara Pozzobon.

LEN: "CI SCUSIAMO CON GLI ATLETI"
"A causa delle condizioni meteorologiche, sia i capi arbitri che i delegati per la sicurezza hanno deciso di interrompere immediatamente le gare della 25 chilometri per garantire l’incolumità degli atleti e degli ufficiali di gara sul percorso". È quanto comunica la Lega Europea del Nuoto in una nota con cui ufficializza la cancellazione della gara sui 25 chilometri in acque libere agli Europei di nuoto. "Dal momento che i capi arbitro non avevano una visione delle classifiche finali di entrambe le gare, il comitato tecnico della Len ha deciso di annullare la classifica di entrambe le gare", prosegue la nota. La Len intende "scusarsi con tutti gli atleti partecipanti a questa gara - che si sono dedicati al duro lavoro per essere pronti per questo evento - per non essere stata in grado di determinare la classifica finale, nonostante l'evento si sias volto in queste condizioni estreme. Secondo i principi della Len la sicurezza degli atleti e dei funzionari prevale in ogni circostanza", si sottolinea. 

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