FRANCESCO BAGNAIA: VOTO 10
Manca solo la lode (per quella serva anche la pole position) ma davanti ad una prestazione superlativa come quella messa sull'asfalto dal ducatista a SpieLberg non è il caso di cercare il pelo nell'uovo. Una domenica da "inarrivabile" per chiunque anche se il Diablo ha provati a mettere il sale sulla coda (della Ducati) di Pecco. Bravo quindi anche mantenere la calma di fronte alla rimonta dell'avversario. La missione-rimonta resta al limite del proibitivo, intanto però può proseguire.
FABIO QUARTARARO: VOTO 9,5
Deve accontentarsi del secondo gradino del podio ma è come se avesse poggiato un piede sul primo: incassa da Bagnaia ma infila la perla del sorpasso a Miller, limitando i danni e in definitiva incrementando il vantaggio sul più diretto inseguitore Espargarò. Quota 200 (punti) raggiunta: siamo già al classico "il titolo può solo perderlo". In Austria ha infilato la Yamaha tra quattro Ducati nella top five della classifica. Praticamente imPeccabile!
ENEA BASTIANINI: VOTO 6
Passa nell'arco di pochi giri dall'estasi della pole al tormento del'abbandono. La tensione - prima che i cordoli austriaci - rischia di giocargli un brutto scherzo in chiave 2023. La sfida con Martin per la Desmosedici factory registra un sostanziale pareggio ma l'inerzia della sfida sembra favorevole al campo avversario. Enea non ha mai perso il guizzo (la pole di Spielberg è lì a dimostrarlo), viceversa sembra aver smarrito la tenuta alla distanza, in tutti i sensi. La pista amica di Misano (due terzi posti in altrettante uscite 2021) arriva al momento giusto per dare un segnale.
JACK MILLER: VOTO 8
Separato in casa ma non corpo estraneo. Jack sembra aver preso a cuore la causa-Bagnaia. Non rinuncia a giocare le proprie carte (ci mancherebbe altro) m a quando la superiorità di Pecco è un dato di fatto acquisito, si mette al servizio di Pecco, da buon... fratello maggiore. Peccato che non riesca a controbattere al sorpasso-capolavoro del Diablo.
ALEIX ESPARGARO: VOTO 6,5
Manca dal podio dal Gran Premio d'Italia di fine primavera. Certo, la sua estate non è stata priva di ostacoli, ma il ritorno sul suolo nazionale (nel senso di Misano) deve rilanciarne le ambizioni iridate. Anche perché Bagnaia è ormai sulle sue tracce, più vicino di quanto lui sia a Quartararo. Ciò non toglie che il suo Mondiale sia ancora ampiamente positivo. Ci si poteva aspettare qualcosa in più da MAVERICK VINALES (VOTO 5,5). Spielberg continua a rimanere per lo spagnolo un conto in sospeso.
JORGE MARTIN: VOTO 7
Sgomita per tutta la gara ma alla fine raccoglie poco: fondamentalmente gli strappi alla tuta della caduta finale nel tentativo di strappare il podio a Miller ed alla moto sulla quale potrebbe salire nel 2023. Chiude solo decimo ma segnala una vitalità che sembra appartenere solo a singhiozzo al suo compagno di squadra JOHAN ZARCO: VOTO 5, come il suo numero di gara e come la sua posizione nella classifica finale del GP d'Austria.
LUCA MARINI: VOTO 7
Mette a segno il suo miglior risultato stagionale, affacciandosi alle posizioni che contano, al termine di una gara contraddistinta da un ottimo scatto al semaforo e da una prestazione tutta costanza e.... sostanza, aiutato da qualche imprevisto capitato a quelli davanti. Come sempre, ogni exploit va subito confermato, per marcare davvero un salto di qualità: anche per lui Misano arriva al momento giusto.