L'ANALISI

Kvaratskhelia tra magia e record: in due giornate ha conquistato Napoli e il Maradona

I partenopei archiviano la vittoria per 4-0 sul Monza con una certezza in più: dalla Georgia è arrivata una stella. Già nove i gol in due partite per Spalletti

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Nuovi leader. Dalla doppia K di Kalidou Koulibaly alla doppia K di Khvicha Kvaratskhelia, senza soluzione di continuità: a Napoli, questa estate, si è voluto cambiare tutto affinché tutto restasse com'era prima. Nel giro di due giornate la piazza azzurra ha dimenticato gli addii eccellenti ritrovando l'amore incondizionato per il bel calcio: tutto questo grazie alle prodezze di "Kvaradona", nuovo gioiello scovato da Giuntoli e AdL dalla steppa dell'est. Un gol e un assist contro il Verona, poi una doppietta ancor più cristallina al neopromosso Monza: il georgiano rompe già record, e Spalletti avvisa: "Kvara ha grandi qualità, ma deve ancora sciogliersi. Sente la pressione delle responsabilità che ha, anche oggi era tesissimo".

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E se il suo piede, a detta del mister, "deve ancora sciogliersi" può darsi che in verità non abbiamo ancora visto niente. Mentre una parte di Napoli scomoda già il mito di Maradona, l'altra comincia già a vacillare: per quanto sarà possibile trattenere un talento così puro? Di certo, con la straripante prestazione di ieri, Kvara si è messo sul radar dei top club europei - se ci pensiamo, le sue abilità strizzano l'occhio alla Premier League.

Intanto, il georgiano si è già preso lo sfizio di riscrivere un record: è l'unico giocatore ad aver segnato tre gol nelle prime due partite giocate con la maglia azzurra. I grandi attaccanti della storia napoletana stanno un passo indietro, Cavani compreso. Perché Kvicha è il tipo di giocatore che alza l'asticella non solo per se stesso, ma per il gruppo intero: orfana di Insigne, la macchina di Spalletti ha ripreso a segnare con continuità; sono nove i gol segnati in due partite - va detto che gli azzurri sinora hanno affrontato due pretendenti alla salvezza, e un test ben più impegnativo arriverà domenica contro la Fiorentina -, e ieri la difesa ha pure preservato il clean sheet, scacciando i fantasmi di Verona.

Da un lato del campo Kvara leva il mantello di "predestinato" a Insigne segnando col suo "tiraggir", dall'altro Kim serra sia la difesa che il punteggio, incornando il poker e facendo dimenticare, almeno per un secondo, l'allure monumentale di Koulibaly. Insomma, questo Napoli ha avuto l'umiltà e la fortuna di lavorare nell'ombra: inizialmente dato come fanalino di coda delle "Sette Sorelle", ora potrebbe aver acquisito inerzia e sicurezza per conservare risultato e privilegi europei dell'anno scorso, in una corsa che si preannuncia decisamente "gattopardiana".

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