Sarri: "Inter la squadra più forte, mi aspetto una Lazio arrabbiata"
Il tecnico biancoceleste: "Le mosse sono cazzate, se fa bene un giocatore è una mossa, se fa male è una cazzata. Mi aspetto Gagliardini"
Maurizio Sarri presenta in conferenza stampa la sfida dell'Olimpico contro l'Inter. "Affrontiamo forse la squadra più forte del campionato, anche dal punto di vista fisico - ha spiegato il tecnico della Lazio -. La difesa dipende da tutta la squadra, siamo a un livello superiore domani, spero che vengano confermate attenzione e applicazione". Sulle polemiche della scorsa stagione: "Abbiamo segnato un gol giusto per regolamento e anche a livello morale, bastava che non tirassero in porta loro. Quello che fa l'Inter non mi importa, non so se siano arrabbiati o meno, mi aspetto una Lazio arrabbiata".
Sulle rotazioni e la pericolosità dei nerazzurri sui calci piazzati. "Rotazioni programmate non le faccio, vedo gli allenamenti e la stanchezza dei giocatori - ha aggiunto Sarri -. Programmarle oggi secondo me è un errore, penso che le rotazioni verranno naturali a un certo punto. Ci saranno gli acciaccati e i giocatori stanchi, ora non penso a quello che succederà tra 10 giorni. Programmi le rotazioni, poi uno si fa male e salta tutto. Quindi guardo partita per partita. L'altezza dell'Inter è un problema per tutte le squadre, 2-3 giocatori fanno partire bene il pallone, bisogna tenere in considerazione quest'aspetto".
L'attacco non gira ancora come dovrebbe. "Ci può mancare un pizzico di brillantezza nei giocatori che fanno la differnza davanti può essere normale. Ci sono ruoli che se la gamba va a 31 e non a 32 all'ora può fare la differenza. Anche a Torino abbiamo avuto 6 palle gol nette, ci manca concretizzare. L'anno scorso la percentuale era altissima di realizzazione, oggi può dipendere dalla brillantezza".
Come sempre Sarri glissa sul mercato. "Pensiamo alla partita in questo momento. Io sono preoccupato per voi perché tra qualche giorno finisce il mercato e non so di cosa parlerete. Almeno inizieremo a parlare di calcio".
Felipe Anderson fatica a carburare. "Pensare a un calciatore che si applica e perde estro in fase offensiva mi sembra un esercizio pindarico difficile. Si tratta di un momento che ogni tanto ha, giustificato dalla fase della stagione, ma l'applicazione difensiva non ti può snaturare in fase offensiva. Quando sento che un attaccante segna poco perché pressa tanto penso che sia una cazzata. Ora gli manca un pizzico di brillantezza per accendersi, ma la troverà sicuramente perché ci ha abituato a fare partite eccezionali".
Sulle eventuali mosse di Inzaghi a centrocampo. "Non mi aspetto mosse perché per me son cazzate. Se un giocatore fa bene è una mossa se ma male è una cavolata. Non mi riguardano nel mio modo di pensare calcio. Poi se per mossa si intende scegliere in base alle caratteristiche degli avversari allora l'unica che mi aspetto è Gagliardini".