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F1 Belgio: Verstappen schiacciasassi, successo in rimonta davanti a Perez e Sainz

Vittoria da applausi per l'iridato olandese che recupera dal 14° al primo posto, poi mette il turbo verso il podio

Spa, una domenica da super Max

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Max Verstappen vince in rimonta il GP del Belgio, quattordicesima tappa stagione del Mondiale di F1. Il pilota olandese della Red Bull, sempre più leader della generale, conquista il successo davanti al compagno di box Sergio Perez e alla Ferrari di Carlos Sainz. La rimonta di Leclerc, partito quindicesimo alle spalle di Verstappen, si conclude invece col sesto posto, a causa di una penalità, dietro alla Mercedes di Russell e all'Alpine di Alonso.

Un successo mai messo in discussione, con una rimonta da urlo e il primo gradino del podio conquistato da vero e proprio schiacciasassi. Se questa fosse la prima gara mai vista di F1 e si cercasse di spiegare perché Max Verstappen è primo nel Mondiale con così tanto vantaggio sul secondo Leclerc, poche sarebbero le domande da porsi grazie alla prestazione pazzesca dell'iridato olandese che non ha avuto alcuna sbavatura a Spa. Un anno dopo lo scandalo della gara non corsa, il campione del Mondo in carica si prende il gradino più alto del podio con forza e volontà, lasciando agli altri soltanto la polvere. Partito 14° a causa della penalità comminatagli per il cambio della power unit, Verstappen non solo è riuscito a rimontare in poco meno di 12 giri (con Safety Car annessa al secondo giro a causa del contatto Latifi-Bottas), ma ha anche staccato di oltre 17 secondi Perez e di 26 la Ferrari di Carlos Sainz. Una gara dominata in lungo e largo dall'olandese, che ora si allontana sempre di più da Leclerc.

Il monegasco, anche lui partito da dietro in griglia dal 15° posto per il cambio power unit, vede la sua rimonta chiudersi col quinto posto alla bandiera a scacchi, poi retrocesso sesto a causa dell'eccesso di velocità in pit lane all'ultimo giro. Una gara condita da un pizzico di sfortuna per Leclerc, che all'ultimo giro ha deciso di rientrare ai box per tentare il giro veloce che però non solo non ha ottenuto, ma gli ha causato la penalità di cinque secondi che lo ha fatto scendere al sesto posto dietro all'Alpine di Alonso. Il primo pit poi era stato causato dal tanto fumo all'anteriore sinistra a causa di una visiera a strappo finita nell’impianto di riscaldamento della sua Ferrari, col rientro dal fondo dopo essere riuscito a risalire fino all'ottavo posto. Alla fine il sesto posto per Leclerc è un bottino dal retrogusto dolce-amaro, lontano da un podio che avrebbe fatto bene, ma comunque in zona punti che alla partenza erano tutt'altro che scontati.

Nell'altra gara, quella dei "normali", Sergio Perez chiude secondo davanti a un Carlos Sainz partito benissimo e poi costretto a lasciare strada alla Red Bull. Il messicano è anche fortunato dopo una partenza da dimenticare, superato da Alonso ed Hamilton che poi si ostacolano con il britannico costretto al ritiro dopo il contatto con lo spagnolo. Dietro a Red Bull e Ferrari si piazzano i citati Russell e Alonso, che ringrazia Leclerc, poi in top 10 anche Ocon, Vettel, Gasly e un sorprendente Albon.

Compleanno da dimenticare per Valtteri Bottas, costretto al ritiro al secondo giro a causa di un contatto con Latifi che ha fatto finire la sua Alfa Romeo sulla ghiaia. Stessa sorte per il già citato Hamilton, strigliato da Alonso nelle comunicazioni radio al team per un sorpasso azzardato che ha fatto decollare la W13 del "Re Nero". Altra bocciatura per Ricciardo, separato in casa con McLaren, che chiude15° davanti ai soli Magnussen, Schumacher e Latifi.

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