L’andamento lá in cima è lento: nessuna squadra a punteggio pieno, ammucchiata di sei a quota 7 e Milan unica delle grandi tradizionali a vincere in questa terza giornata caratterizzata da 25 gol. E scandita da storie, gol, infortuni, colpi e suggestioni di mercato che vedono protagonisti almeno una decina di centravanti. Eh sì. In questi ultimi giorni agostani tutto o quasi ruota attorno ai centravanti, di ruolo o pseudo tali.
Napoli vive il sogno dell’arrivo di Cristiano Ronaldo, la Milano nerazzurra l’incubo legato al ko di Lukaku: ancora a secco di gol, per il gigante belga si profila uno stop medio-lungo che rischia di fargli perdere il derby di sabato 3 settembre e la sfida Champions con il Bayern del martedì successivo.
E se nella sfida di venerdí dell’Olimpico la Lazio è riuscita ad asfaltare l’Inter anche senza il consueto apporto in zona gol di Ciro Immobile, il pareggio dello Stadium torinese tra Juve e Roma porta le firme dei rispettivi numeri 9 Vlahovic e Abraham. Con lo storico 9 del Toro, Andrea Belotti, che in queste ore ha prima ufficializzato via social il saluto ai suoi vecchi tifosi e poi fatto le visite mediche, pronto (con la maglia numero 11) a ritagliarsi uno spazio come vice Abraham nella Roma del Mourinho-2.
Nel sabato pomeriggio dello sfavillante esordio da titolare di De Ketelaere, il San Siro milanista torna ad esultare per la prodezza del suo 9, Giroud, miglior marcatore con 11 centri nello scudetto rossonero numero 19. Al Picco, sempre sabato, è Pinamonti a festeggiare la sua prima in neroverde con la 9 segnando la rete del 2-2 Sassuolo in casa dello Spezia. Il giorno prima un altro 9, il portoghese dell’udinese Beto, firmava il suo primo centro stagionale dopo gli 11 dello scorso campionato. E la domenica è stata la grande giornata di Bonazzoli, un assist e un gol nel 4-0 della Salernitana alla Sampdoria. Con l’ultimo acquisto dell’Atalanta, il danese classe 2003 Hojlund, rimasto in panchina a godersi il successo del Bentegodi sul Verona.