Il re è tornato, il re ha vinto. Anzi, ha stravinto, con tanto di record. Sì, ma la cosa ancor più straordinaria della prestazione di Kilian Jornet all'UTMB è che il catalano ha dovuto affrontare la prova con... il freno tirato. La sua straordinaria impresa - 19h 49m 30s per percorrere i 170 km e i 10mila metri di dislivello dell'anello Chamonix-Courmayeuer-Champex Lac-Chamonix - è stata compiuta solo pochi giorni dopo essere risultato positivo a un test Covid: Kilian, sempre asintomatico, ha ottenuto il via libera dai medici solo poche ore prima della partenza, portando con sé tutte le incognite del caso, tanto più pesanti data la natura della gara che lo attendeva. Un fardello che non ha però minato la straordinaria forza del trailrunner più grande di sempre: "La gestione della gara è stata particolarmente complicata. Il mio stato di salute era al limite e affrontare questo problema è diventata la mia priorità" ha dichiarato a record compiuto. "Non dovevo superare una certa soglia di intensità, dovevo piuttosto andare a velocità costante, senza accelerare, per evitare di superare quella soglia". Insomma, semplicemente strepitoso.
"Neanche un minuto in tutta la gara è stato facile", ha continuato Kilian. "Ma è stata un’esperienza formidabile condividere tutti quei chilometri con Jim (Walmsley, l'atleta statunitense a lungo in testa e poi quarto al traguaro, ndr) e Mathieu (Blanchard, il francese arrivato alle sue spalle dopo un testa a testa durato sino all'ultima salita a circa 25 km dal traguardo). È un momento che conserverò nella memoria.
"Quando Jim è partito come un matto nella discesa di Arnouva ho provato a seguirlo ma ho subito rinunciato, non ce la facevo, ho preferito rimanere indietro. Ho avuto un grosso cedimento sulla strada per Champex. Mi sono detto: "Arriva a Champex e vediamo". A quel punto ho pensato davvero di mollare. E poi Mathieu mi ha raggiunto. E alla fine la sua rimonta mi ha aiutato a rimanere in gara. Ho cercato di tenere il passo con lui, mi ha dato una nuova motivazione. Alla fine abbiamo fatto una battaglia pazzesca e ho puntato tutto sulle salite per sperare di staccare Mathieu da lì al traguardo". Impresa alla fine riuscita, unica nella sua grandezza. Degna del più grande di sempre.