MOTOGP

M&Ms: Marquez e Mir insieme sulla Honda HRC per una stagione di riscatto

Pochi giorni dopo la promozine di Bastianini nel team Ducati factory, un altro importante tassello del mercato piloti 2023 (ed oltre) va al suo posto

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Con un paio di giorni di anticipo sulla data del suo venticinquesimo compleanno (il primo giorno di settembre), Honda "regala" a Joan Mir una RC213V per il Campionato del Mondo della MotoGP del 2023 e del 2024. Due anni di contratto per il campione del mondo della premier class di due anni fa, titolo vinto con la Suzuki. L'annuncio del ritiro della Casa giapponese aveva costretto Joan a cercarsi una nuova sistemazione, ora trovata (insieme ad una nuova sfida) al fianco di Marc Marquez.

Campione del Mondo con la Suzuki nel 2020 grazie alla sua costanza di rendimento (una sola vittoria, nel terzultimo appuntamento di Valencia), Mir di fatto... torna a casa, visto che con Honda Joan ha esordito nel Motomondiale con la Moto3 nel finale della stagione 2015, per poi - dopo la parentesi 2016 con KTM e la prima vittoria in Austria - aggiudicarsi con Honda appunto il titolo iridato nel 2017, a termine di una stagione dominata in lungo e in largo: dieci vittorie. Due titoli iridati vinti in modi diametralmente opposti. Di fatto, quello vinto due anni fa a Valencia resta fin qui l'unico successo del quasi venticinquenne Mir nella MotoGP.

Sul podio anche nella classifica generale 2021 (terzo), Joan sta per portare a termine una stagione difficile, sicuramente condizionata dal progressivo disimpegno della Suzuki: tre volte ai piedi del podio (quarto) e ben sei ritiri. Un destino condiviso con il "gemello diverso" Alex Rins, insieme al futuro in casa Honda, visto che anche il catalano (e lui pure con contratto biennale) guiderà il prossimo anno una RC213V: nel suo caso però quella "satellite" del team LCR di Lucio Cecchinello.

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Tornando a Mir, il più recente dei suoi DNF 2022 (caduta ed infortunio a Spielberg) lo costringe a saltare il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini quindi... a rinviare i festeggiamenti per compleanno ed ingaggio HRC. Il prossimo anno (e nel 2024) Mir prende quindi il posto di Pol Espargarò che non ha saputo prendere per mano la Honda dopo la decisione di Marc Marquez di fermarsi dopo il Gran Premio D'Italia. Largamente annunciata già da diverse settimane, la candidatura di Mir diventa quindi ingaggio ufficiale per una nuova pagina della carriera del maiorchino, ora atteso alla sfida più grande della sua carriera: un'occasione unica, soprattutto in prospettiva.

Con la formazione M&M infatti la Casa nipponica si converte ad una strategia a due punte e si riprotegge sia in caso di ritorno del "Cannibale" ai suoi winning ways, sia nell'eventualità di una prolungata latitanza dello stesso Marquez, trovandosi in casa un pilota che ha già dimostrato di saper vincere un Mondiale (pur senza convincere del tutto la critica) e che al tempo stesso può occuparsi dello sviluppo della moto, apporto che il più giovane dei fratelli Espargarò e (a maggior ragione) Alex Marquez ed il tedesco Stefan Bradl prima di lui non sono riusciti a fornire in assenza dell'otto volte iridato Marc.

IL BENVENUTO DI MARQUEZ

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