Il calciomercato invernale di gennaio anticipato di qualche settimana, quindi tra novembre e dicembre durante i Mondiali in Qatar, per evitare ai calciatori - come succede in questi giorni - di giocare con i club a trattative aperte? Un quesito "pertinente" lo definisce Giuseppe Marotta, presenziando all'inaugurazione della tre giorni conclusiva di trattative del mercato estivo all'hotel Gallia di Milano. "Ma si dovrebbe agire a livello Uefa magari tramite l'ECA (l'associazione dei club, ndr). Anche in queste ore in ogni club ci sono situazioni da definire, tra chi deve completare la rosa o piazzare gli esuberi. Una situazione di forte disagio per i calciatori: lo sarà anche a metà novembre quando ci saranno due mesi di parziale inattività".
L'ad dell'Inter ha poi parlato della situazione italiana: "Spero possano esserci colpi importanti in queste ultime ore di mercato anche se attualmente siamo a un livello inferiore rispetto ai top campionati. Non a caso c'è sempre più spazio per le proprietà straniere". Marotta continua il discorso proprio in tal senso: "Il calcio italiano è in grandissima contrazione finanziaria. Meno male che sono arrivate proprietà straniere che hanno portato un modello di business diverso e una mentalità diversa. Altrimenti il nostro calcio sarebbe stato ancor più in difficoltà".