Dopo il nuovo affondo di Blue Skye contro la cessione del Milan a RedBird con tanto di accuse di "condotta fraudolenta", arriva a stretto giro di posta la risposta di Elliott. "Dopo l'annuncio della vendita di AC Milan a RedBird, BlueSkye ha avviato una serie di contenziosi frivoli e vessatori in Lussemburgo e ora a New York, che Elliott e il co-investitore Arena Investors considerano nient'altro che un tentativo di estrarre un valore a cui BlueSkye non ha diritto", ha dichiarato un portavoce del fondo americano.
"BlueSkye non possiede altro che una piccola partecipazione indiretta in AC Milan, la cui stragrande maggioranza è costituita da capitale controllato e versato da Arena Investors, che a sua volta condanna fermamente e pubblicamente le azioni di BlueSkye - prosegue -. L'operazione con RedBird rispetta pienamente tale interesse, tutte le necessarie approvazioni societarie sono state ottenute in ogni fase della transazione e BlueSkye riceverà tutte le somme a cui ha diritto". "Elliott e Arena Investors difenderanno ovviamente con vigore ogni loro interesse contro le azioni frivole e vessatorie di BlueSkye, e si aspettano pienamente di avere la meglio", conclude il portavoce di Elliot.
IL RICORSO DI BLUE SKY
Con un ricorso d'urgenza, depositato alla Sezione specializzata in materia di impresa del Tribunale di Milano, la societa' lussemburghese Blue Skye, ex socio di minoranza nella gestione del Milan, ha chiesto, in sostanza, di bloccare la vendita del club rossonero dal fondo Elliott a RedBird di Gerry Cardinale, il cui closing e' stato perfezionato a fine agosto. Blue Skye e la sua controllante Luxembourg Investment Company lamentano di non aver mai "potuto ottenere alcuna informazione su questa vendita, alla quale erano direttamente interessate. Il ricorso delle societa' lussemburghesi, che analoghi procedimenti hanno avviato gia' in Lussemburgo e a New York, sara' discusso domani in un'udienza davanti al giudice Angelo Mambriani. Nella causa civile milanese intentata contro il gruppo Elliott, Blue Skye e la sua controllante contestano una "condotta fraudolenta" ai loro danni nella vendita della societa' rossonera da Elliott a RedBird. E chiedono nel merito la "nullita' radicale ed inefficacia di tutti gli atti" e prima di tutto dell'accordo del 26 maggio scorso "per l'acquisto delle azioni" tra Elliott e il fondo di Cardinale. Secondo Blue Skye, come si legge nel ricorso di oltre 30 pagine, all'esito dell'operazione di vendita "il Gruppo Elliott restera' con importanti interessenze post cessione nel Milan (tra il 30 e il 49%)", mentre le societa' lussemburghesi "originarie partner, resteranno socie di una societa' senza l'unico asset", ossia il Milan, "e non in grado di fronteggiare il rimborso dei propri debiti". In piu', sempre secondo i legali delle societa' ricorrenti, la cessione avrebbe caratteristiche di "assoluta opacita'" e "contrasta con le norme dell'ordinamento Uefa", poiche' "consentira' al Gruppo Elliott di mantenere, illegittimamente e con rischi assai gravi per il Milan in termini di sanzioni, il controllo e/o la notevole influenza su due squadre iscritte alle competizioni europee", il club rossonero e il Lille. La cessione delle azioni del Milan, insistono ancora i legali, "e' stata decisa in tempi rapidissimi e senza le usuali cautele per massimizzarne il valore (gara tra vari offerenti, esame del potenziale acquirente)". E "in modo abnorme e opaco - concludono - in grave violazione di legge, col fine di tenere" Blue Skye e la sua controllante "all'oscuro di tutto".