L'ANALISI

Milan, la difesa non è più un bunker: Pioli deve trovare la soluzione

Sette gol subiti in cinque partite: troppi per i rossoneri

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Il day after del Milan dopo la sconfitta del Napoli è un mix tra consapevolezza e delusione. La consapevolezza di aver giocato bene, come ha sottolineato anche Pioli, e la delusione di non essere riusciti a concretizzare. I rossoneri per lunghi tratti hanno tenuto il pallino del gioco, hanno creato occasioni ma non sono stati letali. Distratti davanti, ma soprattutto dietro. Ecco, questo il punto su cui riflettere maggiormente. Perché può capitare di sbattere contro un Meret super, ma la difesa nel mese di settembre non è stata solida come quella dello scorso anno che ha portato alla vittoria dello scudetto. 

A testimoniarlo sono i numeri: sette gol subiti nelle ultime cinque partite. Ieri sera la disattenzione di Dest che ha provato, poi Tomori troppo molle e distante in marcatura su Simeone. Errori che nel recente passato non venivano commessi. Errori più che altro singoli, anche se la partenza di Kessie ha creato un vuoto nella rosa rossonera lasciando la difesa più scoperta, inevitabilmente, alle incursioni degli avversari. Un problema su cui Pioli dovrà lavorare anche se ha ritrovato un Kjaer e buona forma e sicuramente affidabile.

Davanti non è bastato il solito gol di Giroud che contro le big trova sempre il modo di segnare. Il francese ha risposto presente, così come il resto dei suoi compagni. De Ketelaere continua a crescere, Krunic è stato perfetto nel sostituire Leao e anche Messias e Diaz sono stati all'altezza del big match. Due le traverse colpite, segno delle tante occasioni create. Serve più cattiveria, ma soprattutto attenzione dietro.

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