NATIONS LEAGUE

Nazionale, Mancini non si nasconde: "Quello dell'attacco non è un problema piccolo"

Il ct dell'Italia: "Dobbiamo ritrovare entusiasmo, noi stiamo dando tutto ma ci sono sempre meno giocatori italiani"

Due partite per chiudere la Nations League provando a dimenticarsi della delusione Mondiale. L'Italia di Mancini riparte dalle sfide contro Inghilterra (a Milano) e Ungheria (a Budapest) e tra un acciacco e l'altro il ct proverà nuove soluzioni per la rifondazione: "Il risultato è importante perché in questo girone può accadere ancora di tutto. Ho deciso di chiamare alcuni giovani da affiancare ai più esperti".

Nella lista dei convocati c'è stata qualche sorpresa che lo stesso Mancini ha voluto spiegare: "Per due partite era inutile chiamare un gruppo troppo numeroso. Spinazzola mi ha chiamato per dirmi che non stava troppo bene, ma viste le tante gare che si giocano ho preferito lasciare a casa tanti giocatori bravi che non avrebbero giocato".

Per la Nazionale italiana resta il problema dell'attacco: "L'unico che gioca titolare da tempo è Immobile, per il resto è anomalo che in Serie A ci siano così tanti attaccanti stranieri. Le grandi squadre ragionano così da un po' di tempo, ma spero non sia un processo irreversibile e che presto possano uscire 2-3 attaccanti per il futuro dell'Italia. Non è un problema piccolo".

La nuova Italia seguirà dettami tattici precisi: "Servirà avere la stessa personalità che è la cosa più importante, poi si può giocare in più modi. Abbiamo giocatori polivalenti, ma la priorità dev'essere giocare bene". Il passaggio al 3-5-2 però sembra lontano: "Non è una ipotesi che scarto, ma ci dev'essere una motivazione alla base. Noi abbiamo bisogno di palleggio perché fisicamente non siamo fortissimi e la mia paura è che col 3-5-2 la squadra si allunghi troppo".

Il campionato sta raccontando di un Napoli che vola e di una Juventus in difficoltà, mentre due giocatori nel giro della Nazionale sono finiti in MLS: "Abbiamo due giocatori bianconeri, Bonucci è esperto e non avrà problemi mentre Gatti è felice di essere nel gruppo. Il Napoli ha qualche italiano in più degli altri, Raspadori è un giocatore per me importante e giocare la Champions lo farà crescere, in più Politano ha sempre fatto parte del progetto. MLS? Nessuno si senta escluso, Insigne lo avrei convocato senza quel problema familiare grave".

Infine il punto sugli infortunati: "Verratti non ce la fa e probabilmente chiameremo Frattesi. Tonali non credo abbia grossi problemi e valutiamo Pellegrini".

Ora dunque testa alla Nations League: "Fino a dicembre non sarà semplice giocare, ma dobbiamo ritrovare l'entusiasmo. Dobbiamo ripartire dall'Europeo vinto e da quando ho iniziato il percorso i giocatori italiani in Serie A sono diminuiti, noi stiamo dando il massimo anche se siamo un po' in difficoltà".

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