Guglielmo Vicario fatica ancora a credere alla sua prima convocazione in Nazionale: "Me lo ha comunicato il direttore sportivo dell'Empoli - ha spiegato il portiere del club toscano ad Azzurri Live, in diretta da Coverciano -. Quando me lo ha detto sono rimasto colpito, non ci credevo, ho riletto la lista più volte e mi sono preso a schiaffi perché non ci credevo". Il suo punto di riferimento per quanto riguarda l'Italia non può che essere uno: "In camera ho una maglietta appesa, quella di Gigi Buffon. Mi era stata regalata e ce l'ho tuttora sopra il letto di casa".
Vicario è stato chiamato da Mancini per i match di Nations League contro Inghilterra e Ungheria: "Sicuramente con l'Inghilterra a San Siro sarà una grande emozione, sarà un revival di quanto successo un anno fa (la vittoria in finale a Euro 2020, ndr). Avevo 10 anni quando la Nazionale vinse il Mondiale e quella fantastica cavalcata è il più bel ricordo che conservo dell'azzurro. Immobile? È l'attaccante più imprevedibile che ho incontrato negli ultimi due anni, ha una cattiveria agonistica quando tira che è incredibile. Infatti mi ha fatto due gol nell'ultimo anno...".
Per lui non ci sono solo i riconoscimenti sportivi. Il. portiere dell'Empoli è stato infatti premiato a Coverciano anche per la sua umanità. Dallo scorso marzo il numero 1 dei toscani ospita a casa sua una famiglia ucraina fuggita dalle atrocità della guerra e questo gesto di solidarietà gli è valso la consegna del premio Costruiamo gentilezza nello sport. "Sono contento che si stiano integrando bene, il bambino soprattutto sta bene, è contento, sta andando a scuola e ha appena iniziato la prima media - ha spiegato -. Confrontarsi con i suoi coetanei è importante e riesce a distrarlo da quelli che sono i problemi che purtroppo affliggono il suo paese".