Galliani: "Al Milan ho offerto a Maldini tutti i ruoli a parte il mio e ha sempre rifiutato"
L'ad del Monza al Festival dello Sport di Trento: "E' successo così, ora sta dimostrando di essere un grandissimo dirigente"
Ospite al Festival dello Sport a Trento, Adriano Galliani ha anche parlato di Paolo Maldini e del suo addio al Milan. "Perché Paolo è entrato nel club solo quando sono andato via io? Io ho offerto a lui tutte le altre posizioni che non fossero la mia - ha spiegato l'ad del Monza -. E lui non ha accettato. Il mio posto non gliel'ho dato perché non sono così generoso e non volevo andare via dal Milan. Io offrii a lui anche la gestione del settore giovanile. Probabilmente magari non doveva succedere in quel momento, c'è il momento in cui devi entrare e devi andare via. E' successo così, ora sta dimostrando di essere un grandissimo dirigente. Lo abbraccio ad ogni partita, affetto sincero e sono felice per lui".
Parole di stima e di affetto dell'ex dirigente rossonero per quello che è una vera e propria leggenda del club. "Paolo è il Milan, anche suo papà era il Milan. E' incredibile pensare che nel 1963 Cesare Maldini ha alzato la Coppa dei Campioni in Inghilterra e 40 anni dopo Paolo ha fatto lo stesso a Manchester - ha aggiunto il braccio destro di Berlusconi -. E' una cosa unica che non è mai successa da nessuna parte. Quando arrivammo noi al Milan, Paolo era in scadenza di contratto. Suo papà Cesare aiutava il suo agente. Mi diceva che non avrebbe mai portato Paolo lontano dal Milan. Abbiamo ritirato la maglia numero 3 che potrà essere indossata solo da uno dei suoi figli. Mi auguro che un giorno Daniel, Cristian o magari un nipote di Paolo possa indossare quella maglia".