Il bilancio della Juventus nella stagione 2021/2022 è stato approvato dal Cda, riunitosi sotto la Presidenza di Andrea Agnelli, con una perdita d'esercizio di 254,3 milioni di euro, la più alta di sempre nella storia del club bianconero. I ricavi sono pari a 443 milioni. Per la stagione in corso, "pur influenzata da un contesto non favorevole", è previsto "un risultato in sensibile miglioramento". L'Assemblea degli azionisti, prevista per il 28 ottobre, sarà chiamata ad approvare i conti.
"Per una corretta interpretazione dei dati occorre in primo luogo rilevare che l’esercizio 2021/2022 è stato ancora significativamente penalizzato – come per tutte le società del settore e di numerose altre industry – dal perdurare dell’emergenza sanitaria connessa alla pandemia da Covid-19 e dalle conseguenti misure restrittive imposte da parte delle Autorità - si legge nel comunicato del club bianconero - La pandemia ha influenzato in misura rilevante – direttamente e indirettamente – i ricavi da gare, i ricavi da vendite di prodotti e licenze e i proventi da gestione diritti calciatori, con un conseguente inevitabile impatto negativo sia di natura economica che finanziaria".
"L’esercizio 2021/2022 chiude con una perdita consolidata di € 254,3 milioni, rispetto alla perdita di € 209,9 milioni dell’esercizio precedente. Nel dettaglio, l’incremento della perdita dell’esercizio – pari a € 44,4 milioni – è principalmente dovuto a minori ricavi per € 37,3 milioni; tale calo è originato da minori diritti televisivi e proventi media per € 64,8 milioni (soprattutto per effetto del minor numero di partite di Campionato e UEFA Champions League rispetto all’esercizio 2020/2021, che beneficiava dello spostamento di alcune partite dalla stagione 2019/2020), parzialmente compensati da maggiori ricavi da gare per € 24,5 milioni (seppur ancora significativamente penalizzati dalla pandemia) e da altre voci minori".
"A livello civilistico, l’esercizio al 30 giugno 2022 di Juventus chiude con una perdita di € 253,2 milioni (rispetto alla perdita di € 209,5 milioni dell’esercizio precedente); sarà proposto all’Assemblea degli Azionisti di coprire integralmente tale perdita mediante utilizzo della riserva da sovrapprezzo azioni”.
“I costi operativi, gli ammortamenti e accantonamenti netti sono – nel complesso – sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente. I costi operativi risultano in aumento principalmente per il personale tesserato (€ +27,7 milioni) e per i servizi esterni (€ +10,4 milioni), in parte compensato da minori oneri da gestione diritti calciatori (€ -5,5 milioni). A fronte di tali maggiori costi, sono stati registrati minori ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni per complessivi € 31,9 milioni (di cui € 24,1 milioni correlati al personale tesserato)".
"Il patrimonio netto al 30 giugno 2022 è pari a € 169,4 milioni, in aumento rispetto al saldo di € 28,4 milioni del 30 giugno 2021, a seguito del perfezionamento dell’operazione di aumento di capitale a dicembre 2021 (€ +393,8 milioni, al netto dei relativi costi), in parte compensata dalla perdita dell’esercizio (€ -254,3 milioni) e dalla movimentazione della riserva da fair value di attività finanziarie (€ +1,5 milioni)”.
“Al 30 giugno 2022 l’indebitamento finanziario netto ammonta a € 153 milioni, in riduzione di € 236,2 milioni rispetto al dato al 30 giugno 2021 (€ 389,2 milioni) a seguito del perfezionamento del predetto aumento di capitale (€ +393,8 milioni), i cui effetti sono stati in parte compensati dai flussi negativi della gestione operativa (€ -32,1 milioni), dai pagamenti netti legati alle Campagne Trasferimenti (€ -110,1 milioni), dagli investimenti in altre immobilizzazioni (€ -1 milione), dall’esborso per oneri finanziari e da altre voci minori (€ -14,4 milioni)".