LA QUERELLE

Ecuador ai Mondiali: Cile e Perù si rivolgono al TAS

Le due nazionali contro la decisione della Fifa per il 'caso Castillo': il terzino sarebbe nato in Colombia

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Cile e Perù hanno presentato ricorso al TAS contro la decisione della FIFA che ha autorizzato l'Ecuador, sospettato di aver fatto giocare nelle qualificazioni un giocatore colombiano, di partecipare ai Mondiali. Il 16 settembre, il massimo organismo del calcio mondiale aveva confermato la sua decisione di primo grado in appello, respingendo la denuncia del Cile sull'idoneità di Byron Castillo. Quest'ultimo aveva partecipato a otto partite con la selezione ecuadoriana nell'ambito delle qualificazioni ai Mondiali del 2022. Il Cile, arrivato settimo nella zona sudamericana, aveva sporto denuncia in merito alla "possibile falsificazione di atti di concessione della nazionalità ecuadoriana" al giocatore. Secondo il Cile, ci sono "innumerevoli prove che il giocatore sia nato in Colombia, nella città di Tumaco il 25 luglio 1995 e non il 10 novembre 1998 nella città ecuadoriana di Playas". La decisione della Corte Arbitrale dello Sport è attesa per il 10 novembre, dieci giorni prima dell'inizio della Coppa del Mondo. Entrambe le squadre chiedono di essere ammesse al posto dell'Ecuador.

l Perù, che è arrivato quinto nelle qualificazioni sudamericane, ha perso il quarto posto che avrebbe garantito la qualificazione diretta, ma si è guadagnato gli spareggi intercontinentali, venendo però sconfitto dall'Australia. L'Ecuador è stato sorteggiato nel girone dei padroni di casa del Qatar, Olanda e Senegal.