GP SINGAPORE

GP Singapore: seconda vittoria stagionale per Perez, i due ferraristi sul podio. Verstappen: festa rinviata

Il pilota messicano penalizzato di cinque secondi per non aver rispettato la distanza minima dalla Safety Car

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Ha dovuto attendere quasi tre ore Sergio Perez per poter festeggiare la sua quarta vittoria nel Mondiale. Al termine del GP di Singapore il pilota messicano è rimasto infatti a lungo sotto investigazione per non avere (in due occasioni distinte) mantenuto la distanza massima dalla Safety Car che era intervenuta dopo un contatto di Lewis Hamilton con il muretto a bordo pista. Sul secondo e sul terzo gradino del podio salgono i due ferraristi Charles Leclerc (autore della pole ma bruciato al semaforo proprio dal messicano) ed il suo compagno di squadra Carlos Sainz. Quarto e quinto posto finale per le due McLaren di Lando Norris e di Daniel Ricciardo mentre Max Verstappen chiude in settima posizione una gara per lui parecchio complicata e deve rimandare la festa per il suo secondo titolo iridato.  

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Riunito per tre ore dopo la conclusione del diciassettesimo atto del Mondiale, il Collegio dei Commissari ha deciso di valutare in modo diverso ma consequenziale i due distinti momenti nei quali Perez ha superato la distanza dalla Safety Car che per regolamento non deve mai esser superiore alle dieci macchine, considerando il primo come un avvertimento (un sorta di cartellino giallo) ed il secondo come infrazione ripetuta, quella che ha fatto scattare il "cartellino rosso" e quindi la sanzione di cinque secondi, che sono stati aggiunti sul tempo di gara finale del messicano. Il quale però - avendo tagliato il traguardo con sette secondi e 595 millesimi sul ferrarista Leclerc - conserva il primo posto finale e si porta a due soli punti dal monegasco nella classifica generale del Campionato del Mondo. Da parte sua, davanti ai Commissari Sergio nella sua audizione si era giustificato con la difficoltà di mantenere la distanza massima dalla SC per la scarsa visibilità, causata dalle condizioni meteo e del fondo stradale e con quella di mantenere pneumatici e freni nella corretta "finestra" a livello di temperature di esercizio. Motivazioni che i Commissari hanno ritenuto insufficienti ma che al tempo stesso hanno tenuto in debita considerazione come circostanze attenuanti.

LA CRONACA DELLA GARA

Tutti al via con mescola intermedia, Russell dalla corsia box per aver sostituito alcuni elementi della power unit Mercedes. Perez scatta al comando davanti al poleman Leclerc mentre Sainz attacca e supera Hamilton alla prima esse in fondo al rettifilo dei box. Leggero contatto tra i due con Hamilton che deve allargare ma nessuna investigazione necessaria da parte della Direzione Gara. Norris quinto davanti ad Alonso. Primo giro complicato per Verstappen che scatta a rilento al semaforo e perde quattro posizioni ma ne recupera subito un paio. Il campione del mondo va anche lungo in staccata ma pure in questo caso nulla da eccepire da parte della Race Direction.

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Russell finisce lungo in staccata al giro sette mentre stava attaccando Bottas: leggero contatto tra i due. Latifi stringe Zhou contro il muretto al giro otto: ritiro per entrambi e Safety Car in pista per spostare l’Alfa Romeo Sauber del rookie cinese. Perez al comando davanti alle Ferrari di Leclerc e Sainz. Hamilton quarto davanti a Norris ed Alonso, mentre Gasly e Vettel precedono Verstappen (nono). La gara riprende all’undicesimo giro. Vertappen attacca e supera Vettel, tornando alla sua… posizione di partenza, poi supera di slancio anche Gasly che non oppone particolare resistenza… Tutta un’altra storia con Alonso, che il campione del mondo olandese raggiunge ma non riesce ad attaccare. Lo spagnolo però è costretto alla resa al giro 22 per noie alla power unit. Regime di Virtual Safety Car. Il tracciato si avvicina rapidamente alle condizioni minime per montare pneumatici da asciutto ma nessuno dei leaders ne approfitta della neutralizzazione… Virtuale. Pit stop invece per Russell che monta pneumatico di mescola media ma fatica a tenere dritta la sua Mercedes.

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La gara riparte dopo un paio di passaggi VSC ma torna nell’identico regime al giro 26, quando Albon colpisce il muretto e riprende ma l’ala anteriore della sua Williams rimane sull’asfalto alla base del muretto stesso. Si riprende full speed dopo un solo giro. Fermo a bordo pista anche Ocon con la seconda Alpine che fa una gran fumata e poi lascia una scia di olio sull’asfalto della via di fuga. Doppia débacle motoristica per il team bleu e Terza VSC in sequenza… Giro 29. Verstappen affianca Norris e… inchioda: nessuna infrazione per il Direttore di Gara. Ripartenza al giro 30 di 61, ma il GP è destinato a terminare prima, allo scadere delle due ore di gara. Perez al comando su Leclerc, Sainz, Hamilton, Norris, Verstappen, Gasly e alle due Aston Martin di Vettel e Stroll. Al 33esimo giro Hamilton va lungo, tocca il muretto (danneggiando l’ala anteriore) e riparte tra Norris e Verstappen che erano in lotta tra di loro.

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Pit stop di Leclerc al giro 35 che va un po’ lungo nella piazzola (mescola media). Hamilton ai box per cambiare il musetto danneggiato. Pit stop di Perez, Sainz e Verstappen al giro 36. Tsunoda colpisce il muretto: Safety Car! Pit stop per Russell, Norris e Ricciardo (giro 37). Il sistema di cronometraggio passa dal numero dei giri completati al conto alla rovescia orario. Ripartenza a 34 minuti dalla bandiera a scacchi. Verstappen attacca Norris ma va dritto in curva, riprende ma scende in settima posizione e deve tornare ai box per aver spiattellato lo pneumatico posteriore destro. Riparte quattordicesimo con pneumatico soft (come Ricciardo). Foratura per Russell (posteriore destra), a causa di un contatto con Schumacher. Leclerc va all’attacco di Perez che è sotto investigazione per non aver rispettato la distanza minima dalla Safety Car: il caso verrà investigato al termine della gara. Duello serratissimo intanto tra il “toro” messicano e il ferrarista monegasco. A quindici minuti dallo scadere del tempo Perez prende un leggero vantaggio su Leclerc e poi allunga progressivamente nei confronti della Rossa numero sedici.   

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Graziato nella tarda serata della città-stato asiatica, Perez può quindi festeggiare "in via definitiva" la quarta vittoria della sua carriera (seconda del 2022 dopo Montecarlo) davanti a due Ferrari (2. Leclerc, 3. Sainz) e a due McLaren (4.Norris, 5. Ricciardo). Verstappen chiude il GP in settima posizione, separando le due Aston Martin di Stroll e Vettel. Hamilton e Gasly completano la top ten. Giro più veloce in gara per George Russell ma senza punto-bonus, visto che il pilota Mercedes porta appunto a termine la gara di Marina Bay fuori dai primi dieci: quattordicesimo.

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