IL PROTAGONISTA

Haaland, la vendetta più bella allo United. Segna come un extraterrestre

Numeri da record per il norvegese, il City è ai suoi piedi

© Getty Images

Extraterrestre! Stiamo parlando di Erling Haaland, l'attaccante del momento e del futuro, sicuramente. Per il 22enne norvegese un'altra giornata da ricordare, forse la più bella della sua carriera al momento. Tre gol al Manchester United che hanno un significato speciale, i gol che ha sognato per una vita intera. Una vendetta personale, una tripletta dedicata a papà Alf-Inge che proprio nel derby di Manchester, nell'aprile 2001, subì un bruttissimo infortunio per colpa di un intervento killer di Roy Keane.

Poi ci sono i numeri e sono davvero da urlo. Haaland al Manchester City non smette più di segnare: 17 gol in 11 partite, 14 in 8 di campionato. Terza tripletta consecutiva in casa e un altro record da far venire i brividi. Erling per arrivare a quota tre triplette in Premier League ha impiegato solo otto partite, mentre il secondo in questa speciale classifica è Owen che è dovuto scendere in campo 48 volte. Van Nistelrooy ce ne ha messe 59, Torres 64, giusto per citarne alcuni. 

Pazzesco tanto che il record di Alan Shearer di 34 gol in Premier nella stagione 1994-1995 è in serio pericolo. Avanti di questo passo Haaland potrebbe eguagliarlo già prima di Natale...

Forza, tecnica e mentalità. Haaland non ha difetti, tanto che dopo il 6-3 contro il Manchester United ha alzato l'asticella: "Chiaramente è stata una giornata speciale per me e Foden, che torniamo a casa con un pallone a testa. Di certo è bello segnare tre gol nell'esordio nel derby di Manchester, mi ero preparato bene, avevo delle buone sensazioni prima della partita che provenivano dal lavoro svolto durante la settimana. Sin da venerdì ero convinto che avrei potuto giocare una buona partita. C'è però qualcosa che non fa. Per numero di gol fatti abbiamo perso nel secondo tempo quindi non sono totalmente soddisfatto. Potevamo e dovevamo fare di più, chiuderci meglio. Il finale è stato un po' sciatto e non va bene".

Con Guardiola e i compagni ha trovato un feeling speciale: "Ho sempre avuto fiducia nei miei mezzi. Certo raggiungere queste cifre dopo l'esordio contro il Liverpool in Community Shield è molto bello. In quella occasione ho sentito che avrei dovuto farmi trovare ancora più preparato e pronto all'appello. Voglio giocare sempre così, specialmente in queste partite, in cui in palio c'è sempre qualcosa in più".

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