Inzaghi, la vittoria della svolta: l’Inter ritrova sé stessa e aspetta Lukaku
Nell’importantissimo successo col Barcellona si sono rivisti lo spirito e la voglia di soffrire dello scorso anno e la difesa è tornata di ferro, a pochi giorni dal rientro di Big Rom
Nel momento più difficile, contro l’avversario più temibile, l'Inter si regala la serata della svolta. La vittoria della squadra di Inzaghi contro il Barcellona non è solo importantissima ai fini della qualificazione agli ottavi di Champions, ma è anche il segnale, forte e chiaro, che nonostante le troppe sconfitte di inizio anno l’Inter c’è ed è forte e ora che ha ritrovato le certezze della passata stagione può guardare con fiducia non soltanto al percorso in Champions League, ma a tutta la stagione in generale. La squadra ha rispolverato lo spirito e la voglia di soffrire e aiutarsi per 90', ha dimostrato anche con i fatti che lo spogliatoio è con Inzaghi e ora che il tecnico in un colpo solo ha scacciato la crisi e le voci di esonero, aspetta il ritorno in campo del grande colpo dell’estate, Romelu Lukaku.
L’attaccante belga con ogni probabilità non sarà pronto per il Sassuolo, ma potrebbe andare in panchina tra una settimana nella cruciale sfida di ritorno coi blaugrana al Camp Nou. Con Lautaro a secco ormai da troppo tempo per un attaccante come lui, un’ottima notizia per Inzaghi, che ritroverà tutto il potenziale del suo attacco dopo che nella serata di San Siro è tornata a brillare come nella scorsa stagione la difesa nerazzurra, tanto in forma (Skriniar su tutti) da riuscire ad annullare Lewandowski.
A proposito di difesa, una menzione la merita anche Onana, decisivo con una gran parata su Dembelé e soprattutto con le tante uscite alte a dare sicurezza alla difesa e allo stadio intero. L'Inter ha tenuto la porta inviolata in due partite consecutive di Champions League per la prima volta dall'aprile del 2010 e forse questo dato farà riflettere Inzaghi sull’alternanza tra i pali dell’ex Ajax con Handanovic.
"Io porto avanti il mio lavoro con le mie certezze" ha detto nel dopopartita il tecnico, che ha fatto dimenticare l'assenza di Brozovic schierando Calhanoglu basso ed è stato ripagato dal turco con un'ottima prestazione (man of the match Uefa) e il gol decisivo: "Non è una vittoria inaspettata - ha detto ancora il tecnico, che in una sera ha spazzato via le voci di esonero - Non è la mia rivincita. Vittorie come questa fanno bene, ma ora dobbiamo rimetterci a lavorare per la sfida di sabato perché in campionato dobbiamo recuperare".
La prossima partita sarà sul campo del Sassuolo, dove molti negli ultimi giorni ipotizzavano Inzaghi avrebbe potuto perdere il posto di allenatore dell'Inter, e invece sarà da dove la nuova/vecchia Inter, molto presto con un Lukaku in più, ripartirà per recuperare terreno in Serie A e provare a centrare la qualificazione agli ottavi di Champions (con una vittoria al Cam Nou potrebbe già essere matematica la prossima settimana, ma anche un pareggio sarebbe oro).