Milan: avanti con De Ketelaere, ma Pioli deve allargare la rosa
Il tecnico rossonero insiste con il belga, su cui la società è pronta a scommettere. Ma da Adli a Thiaw i nuovi acquisti ancora non si vedono...
Piombato all'improvviso nel mezzo di una crisi d'identità figlia del naufragio di Stamford Bridge, Stefano Pioli si prepara ad affrontare la sfida più affascinante ma anche pericolosa dell'ultimo annetto abbondante con la consapevolezza di avere un margine di errore ridottissimo. Con una Juve motivata da due vittorie consecutive alle porte, il tecnico del Milan non solo è chiamato a fare risultato per non perdere punti dalla coppia di testa formata da Napoli e Atalanta, ma anche, se non soprattutto, a ritrovare quella fluidità di gioco che ha portato all'ultimo scudetto e che, nell'ultimo periodo, sembra un po' smarrita. Chiariamo: in realtà l'unica gara completamente sbagliata dai campioni d'Italia è stata quella di mercoledì a Londra contro il Chelsea, ma qualche piccolo balbettio, soprattutto alla voce gol subiti, sta accompagnando la stagione dei rossoneri da inizio anno. Al netto, e ovviamente non è un dettaglio, di infortuni che stanno riducendo di molto le possibilità di scelta - e quindi di correttivi a gara in corso - a disposizione di Stefano Pioli.
Proprio su quest'ultimo punto si sta però allargando una distanza in parte incomprensibile o, se non altro, incomprensibile agli occhi dei tifosi: su De Ketelaere, investimento principe della campagna acquisti di Maldini e Massara, club e allenatore continuano a scommettere quasi senza badare alle difficoltà di inserimento del talento belga. Sugli altri rinforzi, da Adli a Vranckx per arrivare a Thiaw, si continua invece a mantenere una sorta di cautela che apre un doppio tema di discussione. Per capirci, la domanda è semplice: non sono pronti per il Milan o semplicemente hanno bisogno di più tempo per ambientarsi? E se la risposta è la seconda, quando arriverà il loro momento?
La logica degli osservatori esterni, perché è evidente che solo Pioli e il suo staff possono essere realmente in grado di misurare qualità e temperamento dei giocatori, spinge a pensare che il momento sia adesso. Per Thiaw, zero minuti fin qui in stagione, perché con l'abbondanza di impegni tra campionato e Champions non è evidentemente possibile spremere ulteriormente Kalulu, Tomori e Gabbia, quest'ultimo comunque poco utilizzato. Per Vranckx perché nei 12 minuti giocati ha dato la sensazione di poter stare nel gruppo nonostante i 20 compiuti tre giorni fa e perché, come per la difesa, è necessario aumentare le rotazioni in mezzo al campo dove Tonali e Bennacer, con l'aiuto di Pobega, stanno tirando la carretta da inizio anno. Per Adli, infine, 54 minuti totali spalmati in tre gare, perché dopo un pre-campionato molto promettente è sparito dai radar per la difficoltà, mai nascosta da Pioli, di trovargli la giusta collocazione in campo. Il francese è una mezzala perfetta di un centrocampo a tre, ma i posti in mezzo, nel modulo del tecnico rossonero, sono soltanto due. Quindi resterebbe uno spiraglio sulla trequarti, dove però CDK al momento è intoccabile. Quindi? Quindi resta fuori almeno fino a una prossima, entusiasmante, occasione. Troverà invece gradualmente più spazio Origi, bloccato fin qui dagli infortuni, ma fondamentale per far rifiatare Giroud.
Il punto è però che la rosa va allargata e, magari, va rivisto anche il modulo. La difesa a tre è stata presa in considerazione da Pioli e proposta anche nel finale di Londra, ma non scalda troppo il tecnico rossonero. Il centrocampo a tre, che aiuterebbe ad aumentare la copertura davanti a Kalulu e Tomori, non è nemmeno mai entrato nelle ipotesi più remote. Eppure, non per la sconfitta contro il Chelsea, ma per una certa, inattesa, fragilità, qualcosa va cambiato e qualche nuovo va inserito. Magari non sarà la sfida delicatissima contro la Juve il momento opportuno, ma in una stagione così anomala e intensa, che ha caricato un po' tutte le squadre di infortuni, è bene farci un pensiero.